Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

L' emi graziane transoceanica e l' i'mpresa libica 1 La grande sottrazione di capitali - 900 milioni ... per ora! - sofferta dalla vita economica italiana in conseguenza dell'impresa libica, ha avuto i'mmediatamente il contraccolpo inevitabile in un aumento di emigrazione transoceamca. Nei primi otto mesi del 19ll dai porti italiani e da Le Havre partirono per i paesi transoceanici 161.277 emigranti; nei primi otto mesi del 1912, in piena impresa libica, le partenze sono state 168.431. E mentre nei primi otto mesi del 19ll i rimpatrii furono 106.458, nel corrispondente periodo del 1912, i rimpatrii sono stati 91.449. Fra cresciute partenze e diminuiti rimpatrii, dunque, i primi otto mesi del 1912, di fronte al corrispondente periodo del 19ll, presentano una maggiore emigrazione di 22 mila persone. E si badi bene che durante l'anno passato la guerra di Libia ha tenuto lontani dall'Italia piu di 100mila soldati, i quali dal punto di vista economico si possono considerare come una massa di emigrati, che non ha riscontro nell'anno precedente. Inoltre, durante i primi otto mesi del 1912, la emigrazione per la repubblica argentina è stata interdetta, e perciò è scesa da 34.223 a 8.834. Senza queste due cause perturbatrici e inibitorie, è evidente che la emigrazibne transoceanica, nei primi otto mesi del 1912, sarebbe stata assai piu intensa. Revocato il 24 agosto 1912 il divieto di emigrazione verso l'Argentina, il movimento migratorio verso questo paese è salito subito nel settembre a 6.914, e nell'ottobre a 14.270. Ma è evidente che in queste cifre non è possibile distinguere quanta parte si debba al ritorno delle condizioni normali, e quanta alla contrazione economica determinatasi in Italia per effetto della distruzione di capitali dovuta alla guerra. Per rendersi conto di questo fenomeno, bisogna eliminare dal calcolo i dati dell'Argentina. Ora, anche fatta questa eliminazione, abbiamo che, nel settembre e ottobre 1912, l'emigrazione verso i paesi transoceanici, meno l'Argentina, è salita a 48.741 persone, mentre era stata di 23.374 nel 1911. E i rimpatrii sono stati, sempre esclusa l'Argentina, 22.992 nel settembre-ottobre 1912, mentre erano stati 28.336 nel corrispondente bimestre 1911. Fra cresciute partenze e diminuiti rimpatrii dunque, i mesi di settembre e ottobre 1912 presentano, di fronte all'anno precedente, una maggiore emigrazione di 21 mila persone. 1 Pubblicato in " L'Unità," a. II, n° 2, 10 gennaio 1913, p. 225, a firma L'UNITA. [N.d.C.] 291 Biblioteca Gino Bianco

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