La Triplice rinnovata e la questione albanese Dove andiamo? Ciò posto, e ammesso che i nostri ~omini di stato abbiano un'idea delle condizioni dell'Albania - poiché ammettere il contrario significherebbe considerarli tutti e specialmente l'on. Di San Giuliano, assolutamente idiotizzati - è lecito domandarsi quali precisi accordi sieno avvenuti in queste ultime settimane fra Italia e Austria, pronuba la Germania, i quali spieghino non solo il rinnovamento dell'alleanza, ma anche l'annunzio datone proprio in questo momento, e l'atteggiamento risoluto dell'Austria contro la Serbia. e le affermazioni dell'Italia su Valona. La Tribuna del 3 dicembre 1912 dava questa notizia: S. M. ili Re ha ricevuto stamane in udienza privata il barone De Flocker, consigliere di legazione dell'Imperatore di Germania. Ora il barone von Flocker è l'autore di una articolo pubblicato sul Tag di Berlino nell'ottobre del 1911, in cui si affermava calorosamente che la Germania non aveva nessun motivo di dolersi dell'impresa di Tripoli iniziata allora dall'Italia, e si delineava il programma d'azione di una possibile nuova Triplice Alleanza con le parole seguenti: L'affare di Tripoli può condurre a un rinforzo della Triplice: da un lato perché, quando l'Italia sia in possesso della Tripolitania, non avrà piu da osservare verso la Francia i riguardi, a cuò essa era tenuta finora; e d'altro lato perché Tripoli distrae l'Italia daJ. l'Albania e dai confini austriaci. Sarebbe avvenuto su questa base il rinnovamento dell'alleanza? Cioè l'Italia avrebbe consentito definitivamente a "distrarsi" dall'Albania in compenso di acquisti da fare altrove (le isole dell'Egeo? il... lago Ciad?) con l'appoggio delle alleate; e l'indipendenza e la neutralizzazione dell'Albania rappresenterebbero semplicemente un assetto politico transitorio, piu facile di qualunque altro a far accettare oggi dalle potenze, destinato a cedere il posto, in momento piu opportuno, a una sovranità austriaca? Questa ipotesi ci sembra da scartare senz'altro. Le idee del barone von Flocker e dei suoi mandatari devono essersi mutate notevolmente dopo la guerra balcanica, la quale rafforzava la posizione dell'Italia di tanto di quanto_ era indebolita quella dell'Austria. Né un disinteresse totale dell'Italia dal1'Albania - a parte che sarebbe un tradimento per il paese - si concilie• rebbe con la iniziativa presa dall'Italia contro la Grecia per Valona con l'adesione deWAustria, a cui corrisponde la iniziativa esercitata dall'Austria contro la Serbia con l'adesione dell'Italia. Allo stato attuale dei fatti, di tutte le ipotesi possibili, quella che spiega la piu parte d~i fatti determinatisi in queste ultime settimane, è che Austria e Italia, dopo la guerra balcanica e per frustrarne i resultati nel basso Adriatico, si sieno divisa l'Albania "indipendente e neutralizzata" in due zone d'in· 285 20. oteca Gino Bianco
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