Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

" Come szamo andati in Libia'' e al.tri scritti dal 1900 al 1915 per protezione forzata e per permessi di matrimoni: rare sono le offese all'onore defile donne, ma frequenti le percosse, le usurpazioni di terre, i danneggiamenti, le uccisioni, vari ed ingegnosi i modi di estorcere danaro, derrate e servizi: si narra di un certo Ibrahim, che dopo aver mangiato una settimana a spese di un cristiano, gli impose una indennità per il consumo della propria mascella. In questo stato di cose... dal 1875 ad ora, nel distretto di lpek ~e case slave sono diminuite di due terzi. A Mitrovitza, Vascitra, Pristina, dal 1892 sono diminuite di un terzo. Ora questa zona è costituita appunto in buona parte da distretti aggregati amministrativamente ai vilayet di Kossovo e di Monastir, che appunto per questo gli albanesi hanno sempre preteso come parte integrante dell'Albania, cioè della " grande Albania, " allo scopo, beninteso, di fare liberamente i briganti. La parte montagnosa dell'Albania - scriveva sempre l'on. Di San Giuliano nel 1903 - è, fra i pascoli transumanti e fra i generi alimentari, cosi dipendente dalla sottostante pianura, che si capisce come un popolo armigero e battagliero si ribelli contro mutamenti territoriali, i q~ali staccandolo dai propri connazionali e correligionari (della zona pianeggiante) possono metterlo in condizioni di dipendenza economica e politica verso quelli (i serbi), che da secoli è avvezzo a saccheggiare e taglieggiare ... I Musulmani del vilayet di Kossovo sono anzitutto individualisti; ma interesse ed amor proprio fanno si che seutano profondamente come un pericolo e una umiliazione lo smembramento dell'Albania, ma non la sua annessione a una grande potenza. Perciò io, che ho avuto occasione di scrutare l'intimo dell'animo di molti albanesi, credo perfettamente sincero ciò che alcuni bey di lpek hanno detto al corrispondente della Neue freie Presse nello scorso aprile, cioè che preferiscono mille volte l'annessione all'Austria, anziché assoggettarsi a simile umiliazione. E questa "umiliazione" consisteva nel 1903 nel semplice distacco amministrativo dei distretti di Prisrend, J pek, Diakova, Pristina, Tasdeldié e NoviBazar, - proprio tutti i paesi conquistati or ora dalla Serbia! - dall'Albania, e la loro aggregazione alla Macedonia. Quale sarà dunque lo stato d'animo degli albanesi, oggi, che la Serbia cerca - com'è suo diritto indiscutibile - di distaccare quei distretti, non solo amministrativamente, ma anche politicamente, dall'Albania, e che ha manifestato finanche l'intenzione di dividersi con la Grecia la stessa piccola Albania? Date queste condizioni e questi precedenti, ci sembra indubitabile che è avvenuto fra l'Austria e gli albanesi - almeno quelli del Nord - una vera e propria alleanza offensiva contro la Serbia, effetto probabile della quale sarà una lotta accanita fra albanesi e serbi, in cui se sarà necessario interverrà anche 1; Austria. E non mai come in questo momento è stato necessario tenere per fermo che per l'Austria la indipendenza dell'Albania altro non vuol dire che una semplice misura transitoria, destinata a prepararle un dominio piu o meno esplicito sull'Albania, o almeno sulla parte settentrionale di essa; e l'integrità dell'Albania vuol dire il tenere unita amministrativamente all'Albania "indipendente," cioè gravitante nell'orbita della politica austriaca, la maggiore estensione possibile di Macedonia, strappandola alla Serbia. 284 BibliotecaGino Bianco

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