La Triplice rinnovata e la questione albanese donia non sarebbe piu un'Albania miserabile e potrebbe trasformare Valona in una posizione militare pericolosa. L'Italia assume cos1, di fronte agli stati balcanici, una posizione analoga a quella che prese Napoleone III, dopo le impulsività italofile del 1859-60,di fronte all'Italia: visto che l'Italia costituita in nazione poteva essere un pericolo per la Francia, la Francia doveva attraversarne il processo di unificaZti.one. Il mai dell'on. Di San Giuliano ricorda il jamais di Rouher. Il jamais di Rouher condusse la Francia a Sedan. Dove sarà condotta l'Italia dal mai dell'on. Di San Giuliano? In questo momento è condotta a stringersi con l'Austria contro gli stati balcanici, o almeno contro gli stati balcanici occidentali. L'Italia presta mano forte all'Austria contro la Serbia, perché non abbia nessun respiro libero verso l'Adriatico; e l'Austria in compenso spalleggia l'Italia contro la Grecia nell'affare di Valona; ed entrambe debbono cercare non solo di strappare agli stati balcanici l'Albania, ma anche di mandare a vuoto le loro vittorie in Macedonia; e tutto questo lo fanno cantando in coro il ritornello dell'autonomia e dell'integrità della Albania. L'indipendenza albanese Il quale ritornello è stato assai bene scelto per contentare quegl'idealisti - fra cui ci onoriamo di trovarci senza esitazione anche noi, - i quali sentono tutta la ingiustizia che commetterebbero oggi Greci e Serbi manomettendo -xiolentemente l'Albania. E sarebbe giusto e santo ritornello, se significasse davvero che Italia e Austria rinunziano a ogni mira di dominio, comunque larvato, in Albania; e si accordano nell'esigere che agli albanesi sia assicurato un regime politico, in cui possano sviluppare liberamente le loro attitudini alla vita civile e abilitarsi al governo autonomo dei propri affari. L'interesse dell'Italia a promuovere tutte quelle riforme, che possono destare la coscienza nazionale albanese - scriveva sul Giornale d'Italia del 25 giugno 1903 l'on. Di San Giuiliano - è molto evidente ... All'Italia conviene che non avvengano mutamenti territoriali e che l'Albania resti sotto la sovranità del Sultano almeno per tanti anni quanti ancora ne occorrono per far si che, formandosi poco a poco una coscienza nazionale, e sviluppandosi con progressive riforme le qualità organiche e centripete, che ancora nel popolo albanese non appaiono, esso possa costituire un elemento di equilibrio nella penisola balcanica e nell'Adriatico ed uno ostacolo a qualsiasi ambizione di grandi potenze. E se cost fosse, noi inneggeremmo alla nuova Triplice come a una santa opera di giustizia e di pace. 281 BibliotecaGino Bianco ..
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