La Triplice rinnovata e la questione albanese ternazionale di quest'ultimo decennio, l'annunzio della Stefani dovrebbe significare che la alleanza rinnovata con la Germania e con l'Austria non impedisce all'Italia di mantenere le buone relazioni e magari di venire a vere e proprie intese con altri stati estranei alla Triplice Alleanza, analoghe a quei famosi " giri di valzer," di cui l'Italia si è dilettata nel decennio passato e che tanto malumore hanno suscitato a suo tempo in Germania. E questo sembra voler dire la Tribuna nel commento ufficioso, con cui accompagna la notizia ufficiale della Stef ani: La Triplice Alleanza continuerà, come in passato, a proporsi fini pacifici e difens1v1, i quali non soltanto non escludono ma implicano i buoni e cordiali rapporti con potenze estranee all'alleanza. Ma da che mondo è mondo, nessuna alleanza nuova o rinnovata è stata mai annunziata come offensiva e guerresca: tutte le alleanze sono fatte per la difesa e per la pace, salvo a dichiarare al momento opportuno che l'offesa è difesa. Non fu proclamata guerra ... difensiva finanche la conquista della Libia? E quanto al testo scritto dei trattati, del cui insieme consta la Triplice Alleanza, mentre nulla vieta di ritenere che esso corrisponda pienamente alle affermazioni dell'Agenzia Stef ani e del giornale ufficioso romano, nulla vieta neanche di pensare che il testo scritto può essere una cosa, e lo spirito, con cui è via via interpretato il testo scritto, può essere un'altra, e può essere precisamente l'opposto del testo scritto. Il commento al carattere pacifico e difensivo del patto rinnovato lo dà oggi coi fatti l'Austria accu_mulando le sue truppe verso la frontiera serba. E i giornali austriaci, che prima del viaggio dell'on. Di San Giuliano a Berlino erano umili e concilianti, hanno ora rialzato il tono della voce e ripresi gli atteggiamenti dominatori del 1908. La questione di Valona Alla sua volta il Governo italiano dichiara alla Grecia che " non potrà mai consentire che la baia di Valona appartenga alla Grecia, né che possa essere trasformata in base navale per operazioni militari " (dichiarazione Di San Giuliano nella seduta della Camera del 7 dicembre), e che "l'Italia non sarebbe piu una grande potenza, se una qualunque altra potenza marittima potesse dalla baia di Valona chiuderle le porte' dell'Adriatico " (dichiarazione Salandra per l'opposizione costituzionale, evidentemente concordata col Governo, affinché consti la unanimità di tutti i costituzionali). Ora è innegabile che con questa formula si profila una politica estera italiana del tutto nuova. Fino a poche settimane or sono, la formula era che Valona non doveva 279 ·Biblioteca ·Gino Bianco
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