Pace italo-turca e questione balcanica or ora, di sfumature di atteggiamenti intellettuali e sentimentali: e sfumature che non sono neanche stabili. A me, per esempio, avviene continuamente di sentirmi portato a mettere avanti. i soli lati negativi e pericolosi della impresa, ogni volta che ne discorro con uno di coloro, a cui le menzogne dei giornali hanno suggerito un ottimismo altrettanto irragionevole quanto pericoloso: e viceversa mi trovo spontaneamente ad esaltare i soli elementi buoni e consolanti e utili di questa guerra, ogni volta che vedo il pessimismo impedire a qualche nostro amico una visione completa e serena della realtà. Pace ital,o-turca e questione ba/,canica 1 Nel momento in cui scriviamo, le condizioni della pace italo-turca sono tuttora ignote. Né dopo un anno continuo di spacconate volgari e di bugie spudorate, è il caso di prendere come base di una utile discussione le cos1 dette indiscrezioni e rivelazioni, con cui i giornali del nazionalismo guerrafondaio si sforzano di ammutinare l'opinione pubblica contro il Governo. Per apprezzare con serietà l'opera dei fiduciari di Ouchy, bisogna conoscere il testo preciso del trattato, potendo spesso in siffatti argomenti avere grande importanza una semplice sfumatura di espressione. E anche nel valutare le clausole del trattato pubblico, occorrerà andar cauti, dovendosi ritenere assai probabile la esistenza di qualche clausola segreta, la quale chiarisca o sviluppi i punti piu delicati della convenzione, o completi alcuni patti pubblici in modo da modificarne l'estensione e l'importanza. La sola discussione, che intorno alla pace italo-turca si possa per ora onestamente e utilmente fare, è se sia stato opportuno concludere la pace proprio in questo momento, in cui gli stati balcanici sono in armi contro la , Turchia, e se non sarebbe stato piu utile all'Italia approfittare di quel trambusto per stringere piu dappresso il nemico e obbligarlo a una capitolazione totale. E, a deter.minare questo dubbio contribuisce anche la considerazione che sarebbe stato perfettamente consono alle tradizioni nazionali - non nazionaliste! - dell'Italia dare una mano alle nazionalità balcaniche nella lotta che sembra vogliano intraprendere con tanto inaspettata e promettente solidarietà. La pace italo-turca, si dice, disimpegna la Turchia da ogni difficoltà ' Pubblicato in "L'Unità," a. I, n° 44, 12 ottobre 1912, pp. 173-174. [N.d.C.] 241 Biblioteca Gino Bianco
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