"Come siamo andati in Libia" e altri _scritti dal 1900 al 1915 zionale. Non si può negare che queste nuove rdlazioni possono contribuire ~ mitigar~ certe rivalità servendo cosi la causa della pace. D'altra parte però non è 11 caso d1 dissimularsi che esse hanno determinato altri punti di contatto e per conseguenza altre superfici di attrito, portando cosi nella politica internazionale un demento di agitazione dd qualle è prudente il prender nota a tempo. Ora ad uscire dallo " splendido isolamento " l'Inghilterra è stata tratta dalle ambizioni mondiali e dal crescere formidabile della flotta germanica. E le pi-6 pericolose superfici di attrito si hanno oggi, appunto, fra Inghilterra e Germania. V. L'Italia si trova oggi a rappresentare fra i due sistemi di alleanze, che si contendono il predominio militare e diplomatico, la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso. Se si volge verso il blocco austro-tedesco, essa assicura ai suoi alleati una quasi incontestabile prevalenza per terra, e consente loro di fronteggiare per mare in condizioni di potente inferiorità le forze della Triplice Intesa. Se si volge verso la Triplice Intesa, assicura una enorme prevalenza alle forze marittime del sistema anglo-francerrusso, e riduce quasi a nulla la prevalenza terrestre del blocco austro-germanico. VI. Ciò posto, quale dei due sistemi di alleanze presenta maggiori vantaggi e minori svantaggi per l'Italia? La risposta dipende dal fine, che il nostro paese intende proporre alla sua politica estera nel prossimo periodo storico. Le alleanze non sono che mezzi per raggiungere determinati fini. Un paese, che non sa quel che vuole, non sarà capace nemmeno di scegliere con visione chiara e con volontà ferma le sue alleanze. Ora - se noi riteniamo che l'Italia debba oggi proporsi soprattutto altre conquiste territoriali intorno al "nucleo" della Libia, modificando a proprio vantaggio e a danno dell'Inghilterra o della Francia o di tutte e due le condizioni politiche attuali del Mediterraneo, e che la realizzazione di questo programma presenterebbe per l'Italia tali vantaggi da compensare i danni che le deriverebbero da una ulteriore espansione politica dell'Austria nella penisola balcanica e nell'Adriatico, - è evidente che a noi conviene piegare risolutamente verso un rinnovamento della Triplice Alleanza con un nuovo programma, in cui l'Italia e l'Austria garantirebbero la Germania contro l'Inghilterra e la Francia, la- Germania e l'Italia lascerebbero mano libera all'Austria nella penisola balcanica e la garantirebbero contro gli staterelli balcanici e contro la Russia, e la Germania e l'Austria appoggerebbero l'Italia nelle sue iniziative contro l'intesa mediterranea anglo-francese, e fors'anche, in caso di guerra europea e di vittoria, le cederebbero il Trentino in compenso delle loro eventuali conquiste in Europa. Se, invece, riteniamo che nessuna ulteriore espansione africana, e neanche una rettifica delle frontiere orientali, potrebbero rappresentare per noi un compenso sufficiente per il danno che ci verrebbe da una ulteriore espansione dell'Austria nella penisola balcanica, e che fine supremo della nostra politica estera deve essere impedire questa espansione ed aiutare il costituirsi al di là dell'Adriatico di solide e indistruttibili autonomie nazionali, in questo caso il nostro posto è nettamente segnato a fianco delle potenze della Triplice 232 BibliotecaGino Bianco
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