Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

La nuova Triplice che non è improbabile sorga nell'avvenire piu o meno lontano. L'Italia, è vero, potrebbe svolgere per conto suo un'azione piu libera da intralci in Tripolitania; ma tutto ciò sarebbe sempre ben poca cosa di fronte ai vantaggi che dall'accordo trarrebbero l'Inghilterra e la Francia.. Non occorre molta profondità per capire l'artificiosità di questo ragionamento. Se l'Italia, in un accordo mediterraneo, garantisse l'Egitto all'Inghilterra e il ;Marocco alla Francia <;ontro la Germania, in compenso l'Inghilterra e la Francia garantirebbero all'Italia la Tripolitania contro... se stesse, e libererebbero l'Italia dall'obbligo di aumentare enormemente le proprie spese militari marittime per assicurarsi le comunicazioni con la nuova colonia, che in caso di guerra rimarrebbe abbandonata alle flotte francoinglesi, qualora l'Italia e le sue alleate non avessero una sicura superiorità sul mare. Italia, Inghilterra e Francia staranno benone in Africa, finché saranno amiche; si rovineranno a furia di pazzi armamenti, pour le roi de Prusse, se non riesciranno ad accordarsi. L'accordo ha il medesimo interesse e vantaggi equivalenti per tutti. Ma il Corriere della Sera ha altri argomenti contro l'accordo_: La nostra quistione mediterranea non è sdltanto una quistione africana: è quasi tutta, invece, quistione italiana nei suoi rapporti con l'Austria e l'Oriente. La quistione mediterranea, guardata da tutti i suoi aspetti, non si può scindere per noi dal complesso della nostra politica estera. Non vi può essere, in altri termini, una nostra azione internazionale divisa in due parti; una delle quali sia oggetto d'accordo con l'Inghilterra .e la Francia, e un'altra' con la Germania e l'Austria. È giustissimo. Ma un accordo anglo-italo-francese per lo statu quo "mediterranèo" non comprenderebbe forse• l'Adriatico e l'Oriente? non garantirebbe appunto l'Italia di fronte alle ambizioni balcaniche dell'Austria? E se l'Austria o la Germania non avessero intenzioni espansionistiche, perché l'accordo anglo-italo-francese "mediterraneo" sarebbe in urto con un accordo italo-austro-tedesco per l'Adriatico o per l'Oriente? Se i due accordi non sono "lealmente" compatibili - come scrive il Corriere della Sera - questo vuol dire appunto che la nuova Triplice deve avere un programma aggressivo "mediterraneo" antiinglese, antifrancese e balcanico. Dal quale programma si vede benissimo quel che ci guadagnerebbero la Germania e l'Austria; ma l'Italia avrebbe tutto da perdere; salvo beninteso che il Corriere della Sera non ci spieghi quel che essa ci guadagnerebbe. · E questo il Corriere ce lo spiega indirettamente, rivelandoci come qualmente ci sieno "ostacoli non pochi" per un accordo fra l'Italia e la Francia. Accenniamo ad una questione, ma ve ne sono parecchie [quali? ] . Una concerne le condizioni degl'italiani nella Tunisia [ecco il... nucleo che si estendei]. La convenzione del 1896, distruggendo il trattato che noi avevamo col Bey dal 1868, dava modo al4a Francia di assodare il suo protettorato sulla Tunisia. L'Italia accettava la giurisdizione dei tribunali francesi e l'applicazione delle leggi francesi; conservava soltanto 213 BibliotecaGino Bianco

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