Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

·' Come siamo andati in Libia " e altri scritti dal 1900 al 1915 generale Bricciola, senza che la libera volontà dell'Alamanni v1 abbia avuto parte. Oscurità e contraddizioni Ai fini della nostra ricerca degli autori della falsificazione, c'interessano soprattutto le spiegazioni, che nella lettera della signora Alamanni sono date intorno alle origini del famoso carteggio. E quelle spiegazioni sono cosI arruffate, cosI contraddittorie, cosI lacunose, che sembrano fatte proprio a posta per togliere ogni dubbio intorno - alla totale falsità dei documenti, mentre vogliono essere una affermazione di autenticità. Da esse, infatti, risulta anzitutto che gli originali dei documenti non esistono piu, perché sono stati bruciati. "Abbruciai tutto, uno per uno, lettere, documenti, brogliazzi, carte," racconta la signora Alamanni; "se ci furono errori di data, ciò devesi a me, che inconsciamente ho tutto distrutto." Gli errori di data sono gli anacronismi grossolani per cui il Rohlfs e il Crispi, scriventi nel 1894, e morti il primo nel 1898 e il secondo nel 1901, avrebbero parlato di fatti avvenuti nel 1902, nel 1903, nel 1905, nel 1908 e nel 1911 ! E perché mai la colpa di questi anacronismi sarebbe proprio della povera signora che avrebbe incendiati i documenti? L'incendio spiegherebbe la scomparsa degli originali autentici; non spiega in alcun modo le goffe assurdità contenute nelle copie, dato che queste copie siano state tratte da originali autentici. Questi possono essere stati distrutti, senza che le copie per questo diventassero piene zeppe di corbellerie. "Allorché, dopo il 1905," racconta la signora Alamanni; "il capitano Alamanni volle scrivere i pochi punti rimasti in sospeso" dal 1898 in poi, riprese in esame "l'incartamento, che in parte esisteva, benché ridotto in condizioni pessime: egli nulla sapeva della sparizione dei documenti. " Or quali punti rimasti in sospeso poteva mai volere scrivere l'Alamanni dopo il 1905? Il carteggio Rohlfs-Crispi-Camperio non è un vero e proprio lavoro storico, che poteva essere stato cominciato a scrivere nel 1898, sospeso fino al 1905, completato dopo il 1905. Il carteggio è costituito da documenti, di cui l'Alamanni o aveva gli originali completi o le copie complete, oppure originali e copie incomplete. Gli originali, scrive la signora Alamanni, etano periti tutti nel fuoco tra il 1898 e il 1905; però, "esisteva in parte un'incartamento." Supponiamo che quest'incartamento superstite contenesse delle copie degli originali bruciati. Se è cosI, che cosa vuol dire che l'incartamento "era ridotto in condizioni pessime"? Non può voler dire altro, se non che le copie erano mutile, e corrose, malamente leggibili. Ammettiamo che sia cosL Or come mai l'Alamanni, nel completare dopo il 1905 "i pochi punti rimasti in sospeso," invece di lavorare su copie mal ridotte, non pensò di risalire agli originali, di cui avrebbe cosI appresa la sparizione? 204 BibliotecaGino Bianco

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