Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

" Come siamo andati in Libia" e altri scritti dal 1900 al 1915 America) 5.000 a maestri e medici del Commissariato in America, 300.000 di assistenza legale agli emigranti (quasi tutti in America; per l'Europa si spenderanno si e no 50.000 Lire), 90.000 per casi eccezionali di rimpatrio, ecc. Nelle spese straordinarie abbiamo " Ricoveri, asili provvisori, stazioni di isolamento (America), indennità al personale sanitario (America), " 600.000 Lire. Le L. 180.000 diventano trascurabili nella poderosa struttura di un bilancio tutto diretto ad assistere l'emigrazione transoceanica. Notisi infine che né la Bonomelliana né l'Umanitaria fanno distinzioni fra meridionali e settentrionali nel prodigare la loro assistenza: che nell'emigrazione europea spesseggiano ora i meridionali, come i settentrionali si mescolano nell'emigrazione transoceanica, in misura molto piu rilevante che non tre anni or sono. 3 Onde la ragione di divisioni molto nette di bilanci, come le invocava il Preziosi, verrà attenuandosi col tempo. Concludo augurando anch'io che si trovi modo di non far gravare neppure in minima parte la assistenza della emigrazione continentale sul fondo della transoceanica. Non posso invece associarmi al voto, che né all'una né all'altra abbiano a contribuire coloro • che ne godono i benefici, ossia gli emigranti stessi. Questi costituiscono una classe benemerita di cittadini, che arricchisce il paese di mezzo miliardo annualmente; ma appunto per ciò debbono ritenersi solvibili, cioè in grado di pagare il servizio speciale che lo Stato organizza per loro. Nell'assistenza all'emigrante, a mio avviso, il criterio caritativo deve gradualmente cedere il campo al criterio sindacale; resterà sempre allo Stato ed ai privati un vasto campo ove esercitare funzioni di patronato; e sarà il campo della educazione, dell'istruzione, della tutela igienica, giuridica, morale; la beneficenza, sia privata che pubblica, potrà sempre esercitarsi con ottimo frutto sugli individui; ma la emigrazione, come classe, non deve. e non può essere considerata indigente; essa deve e può pagare i propri servizi di tutela e di assistenza. S. }ACINI Il punto centrale di queste osservazioni del Jacini è dato dall'affermazione che la tassa di 8 lire per ogni emigrante transoceanico grava, non sugli emigranti, ma sulle Società di navigazione, che fanno il servizio dei trasporti. - Qu::indo questa affermazione resultasse incontrastabile, è evidente che ogni lamento sulla erogazione del fondo dell'emigrazione sarebbe ingiustificato. - Ma a noi sembra che l'affermazione suddetta sia non solo contrastabile, ma assolutamente infondata. La tassa di 8 lire è pagata, certo, direttamente dai vettori dello Stato; ma è evidente come la luce del giorno, che lo Stato nel determinare i prezzi dei noli non può non caricare sul nolo la tassa di 8 lire, che per ogni emigrante il vettore è costretto a pagare. E sono precisamente queste 8 lire in piu, la "tassa sulla miseria," contro cui giustamente protestarono nel 1901 l'on. Sonnino e l'on. Giusso, mentre l'on. Luzzatti la giustificava proprio col dire che sarebbe stata pagata non dagli emigranti ma dai vettori, dimenticandone la inevitabile ripercussione. Quanto all'affermazione che le tariffe sarebbero diverse e piu elevate, se lo Stato non intervenisse a determinare i noli, e che le 8 lire sono una quota prelevata sulla riduzione dei noli ottenuta dallo Stato, - essa non infirma la tesi che le 8 lire gravano sugli emigranti: lo Stato, infatti, se non 3 Alcune provincie dell'Italia settentrionale danno all'emigrazione transoceanica un contingente maggiore che non alla continentale; né solo pel Nord e Sud-America, ma anche per l'Australia. · 190 • BibliotecaGino Bianco

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