Aldo Garosci - Carlo Rosselli e il movimento "Giustizia e Libertà"

fascista di avventura, da Mussolini intrapresa che spinge i regimi cominciati coll'avventura di << fuga in avanti», a un dinamismo sempre ritmato. per la legge a una sorta , I più rapido e La sua sfiducia nella pura politica di « risposta all'aggressione », senza sol_u~ionedei grandi problemi ·interni e morali che conducono all'aggressione, si provò giusta. Mussolini riuscì ~llora a trasformare, grazie all'inabilità degli avvers~ri, che gli avevano lasciato l'iniziativa sul terreno ideologico, su quello della forza, la sua avventura privata in guerra nazionale. E il paese sconta oggi amaramente quel suo successo. Al tempo della guerra etiopica, l,\osselli lanciò un grande manifesto da lui redatto in associazione con Calosso, manifesto in cui affermava la necessità di questa contrapposizione religiosa al fascismo, accettava il socialismo come forma di una società ové nuove disuguaglianze (o distinzioni) più reali si fonderebbero, e ove le libertà nascerebbero fondendosi sulle istituzioni sociali « il Comune, la libera fabbrica, la scuola emancipata ». Se sul terreno ·pratico la propaganda di « Giustizia e Libertà » non ebbe i risultati che vennero sperati ciò si dovette, oltre che alla rapida vittoria d'Etiopia, anche al fatto che l'organizzazione in Italia ricevette un gravissimo colpo con la caduta di un altro nucleo fondamentale a Torino, tra i cui membri vennero arrestati Michelé Giua, Vittorio Foà, Massimo Mila, Augusto Monti. Ma le lezioni di questa sconfitta non andarono perdute più t:Ùdi. Pochi mesi dopo che le truppe di Badogli°' furono entrate in Addis Abeba, i generali congiurati iniziavano il loro colpo di stato contro la repubblica spagnola '.e, sotto il contraccolpo della risposta delle masse popolari di Madtid e Barcellona, il paese entrava istantaneamente tutto intero in rivoluzione.· Era la guerra europea, in una forma nuova, im- - 20,- B1b1otecaG•no Bianco

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