sta e il volontarismo antistorico e di salvare così movimento_ dal rivoluzionarismo e dall'impantana~ nto riformista. Esso solo può dare ai rivoluzionari la coscienza. delle possibi1ità e dei limiti dell'azion<:, opportuna al momento giusto». Mondolfo non esitrl a dichiarare che il. difetto fondamentale dei socialisti italiani consiste nella inconseguenza delle premesse filosofiche, nell'assenza di un orientamento teori,c-o coerente,., nella negligenza del principio essenziale, di quel realismo storico che è il rovesciamento della prassi. . er ciò che mi riguarda~ io confesso che in tu ttc q uclle · formule famose ·care ai revisionisti marxisti, dal « rovcscia1nento della prassi >> alla «-realtà condi ... zionante e condizion·ata », da « l'uomo creatore della sua storia .nei limiti delle condizioni preesistenti che sfuggono al suo controllo » al « presente figlio del passato e padre dell'avvenire» io ·non vedo nulla che sja capace di soddisfare alle esigenze. del moyirrÌento socialista in qualunque situazione storica completa. Io non vedo in esse che una trasposizione generica di principì dialetti~i dalla sfera di concezione a quell_a della realtà; vi vedo inoltre un consiglio di prin.cipio ai rivoluzionari di e~sere prudenti, consiglio assai meno convincente d.i quel che non potrebbe essere il risultato dei fatti e delle libere· esperienze. Osservo tuttavia che il sistema marxista aveva dato a questa dialettica, delle c~se un senso perfettamente chiaro -e una direzione (la soluzione· socialista) ben determinata mentre, all'interno del revisionismo, la dialettica ha un valore sempre più vago. La bussola tanto vantata è uno strumento che, nella pratica, resta sordo alle influenze magnetiche della storia che cammina. 97 7 BibliotecaGino Bianco
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