Carlo Rosselli - Socialismo liberale

di ·fronte allo scientismo e al positivismo allora onnipossenti e professavano una grande avversione per i I di lcttantismo e la demagogia di una certa categori:1 di rivoluzionari. La visione stretta cd empirica ·che a,,cva domi nato i I piccolo Partito Operaio non poteva soddisfarli, e meno ancora !:utopismo libertario dei disèepoli di Bakunine. Niazzini ·era già 111orto da qualche tempo, e i I suo moral isrno astratto, reso insopportabile dallo . . spirito seu-ario dei. discepoli e dalla tragedia fisica. e morale alla quale egli spingeva fatalmente la maggioranza degli operai, non poteva più stare in piedi di fronte ad una cdtica realista. D'altronde l'ideologia onesta de·i 1 socialisti maloniani,. tanto povera nei mot i,·i e tanto cclettièa nei contorn_i, non era certamente falla per appagare dei tem pera1nen ti raffi nati, aperti . alle coi-rcn ti de!J-a cultura. Il marxismo in quanto sintetizzava gli sviluppi più :1udaci del pensiero del secolo; poteva abbondantemente soddisfare _la loro sete; esso portava nella piccola vita italiana la eco vivente e sovversiva dei prohlcrni e delle lotte europee, perchè ·almeno colmava nel don1inio delle idee il fossato penoso che separa nel . campo dei fatti e della ricchezza l'Italia. dall'Europa. Votarsi al marxismo significava vogare in pieno mare dopo essersi impantanati_ nelle paludi: questo realismo, s,·estirò cli pregiudizi: era sostanziale dopo tutto il fumo ideologico e patriottardo. Come capita sempre degli ideali che vengono contaminati cbl1a loro realizzc1ztonc materiale, la grande fiamma del Risorgimento aveva condotto con .sè una delusione immensa per r Ùalia. Agli occhi della generazione nuova l'unità costituiva un dato ;3.cquisito 68 BibliotecaGinoBiànco • J /

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