Rosa Luxemburg - Replica a Lenin a proposito di centralismo e democrazia

di condizioni come quelle nelle c;:uali si trova ora la Russia, è proprio il rigoroso, dispotico centralismo a caratterizzare gli intellettuali opportunisti. Mentre, in una fase ulteriore - sotto il regime parlamentare e con un partito operaio saldamente costituito - le tendenze opportuniste degli intellettuali si esprimono in una propensione verso il « decentramento ». Se, mettendoci dal punto di vista di Lenin, temessimo soprattutto l'influenza degli intellettuali nel movimento operaio, non sapremmo concepire per il Partito s?cialista russo un pericolo maggiore dei piani di organizzazione proposti da Lenin. Niente potrebbe asservire un movimento operaio, ancora così giovane, a una élite di intellettuali, avidi di potere, più sicuramente di que,sta corazza burocratica nella quale lo si imprigiona per ridurlo ad un automa manovrato da un « comitato ». E, al contrario, contro le mene opportunistiche e le ambizioni personali, non c'è garanzia più efficace dell'attività rivoluzionaria autonoma del proletariato, grazie alla quale esso acquista il senso delle •proprie responsabilità politiche. In effetti, questo che oggi non è che un fantasma, che ossessiona l'immaginazione di Lenin, potrebbe domani divenire una realtà. Non dimentichiamoci che la rivoluzione, che, noi ne siamo sicuri, non tarderà a scoppiare in Russia, non è una rivoluzione proletaria, ma una rivoluzione borghese, che modificherà radicalmente tutte le condizioni della lotta socialista. Allora gli intellettuali russi, si imbeveranno anch'essi rapidamente dell'ideologia borghese. Se attualmente la socialdemocrazia è la sola guida delle masse operaie, dopo la rivoluzione si assisterà naturalmente al tentativo della borghesia, e in primo luogo, degli intellettuali borghesi, di fare delle masse la base del loro dominio parlamentare. 33 - B bi otpr ::1 G,r o B nrco

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