P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

-7tibile se si fossero chiamati a testimoniare coloro che conoscevano esattamente i fatti in questione. Invecedi costoro, comparvero davanti al tribunale dei notorii confidenti di polizia a raccontar le loro frottole, sicuri colll'erano che il paragrafo sul falso giuramento non esisteva per loro nel codicepenale. Come ora è risultato certo , sulla base di queste !llenzognedi spioni fu mandato innocentemente a morte il coimputato S e i d e l (diverso dal colllandantedel Ginnasio leopoldino).Inoltre è risultato che quel tale documento , che nel corso del procedimento ebbe capitale importanza, e cioè l'ordine di fucilare ostaggi che sarebbe stato dato da E g l h of er, era una pura e semplice falsificazione. Ciò può faciltnente di!llostrarsi. Nell'opuscolo intitolato « Un anno di rivoluzione bavarese in illustrazioni » edito dalla casa di reportage fotografico Hoffmann, Monaco, Sc!iellingstr. · 50, a pag. 20 è riprodotto in fotografia questo preteso ordine. Vi si legge con tutta chiarezza la sottoscrizione: 'R,. E g l h of e r. Il falsificatore non si è dato neppur la pena di injor!llarsi del nome di Eglhofer I A pag. 30 dello stesso opuscolo si trova un facsimile della vera firma di Eglhofer , la quale mostra in maniera caratteristica la calligrafia da operaio del/' assassinato rivoluzionario. Con/ronfando le due firme si scorge chiaramente che il jalsificatore aveva sotto gli occhi quella genuina, ma che non fu capace di far sparire gli abituali tratti della sun. burocratica scrittura. E così. pure solo 111ediantgeiuramenti falsi fu possibile di profanare il cadavere di Levinè e di aizzare l'opinione pubblica della borghesia europea contro Levien, mentre tanto l'uno quant,, l'altro non aveva,w la 111ini11c1oalpa nel fatto del Ginnasio leopoldif/O.Essi anzi lo biasimarono, giacchè pensavano da uomini politici, e ogni llOlll0 politico deve biasi111areun'azione generata non da riflessione oggettiva, llla dalla collera e dal desiderio di vendetta. Le condanne capitali del tribunale popolare non furono altro che assassinii co111messpier placare la sete di vèndetta della controrivoluzione e per schiacciare La classe lavoratrice. Il Governo socialista bavarese li lasciò co111!llettesrenza batter ciglio. Ed ora, il quadro opposto: la strage dei conjratelli sulla Piazza Carolina. Nel Ginnasio leopoldino una breve procedura, Biblioteca Gino B anco

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