Carlo Boncompagni di Mombello - Il ministero Rattazzi e il parlamento

i6 molti elle egli era superiore èld ogni legge. Questa disposizione degli 3nimi era dovuta alle condizioni in cu i il ministero si era collocato. Nei primi momenti da che questo era stato formato, Garibaldi compariva più come il suo protettore , che come il suo protetto. Il C. d'Hausonville che i liberali italiani sono lieti di noverare fra gli amici, scrive che pochi giorni innanzi che fosse forrrwta la presente amministrazione, un messag · giero era sta to inviato a Caprera, per interrogare il generale Garibaldi, se volesse dare il suo appoggio ai nuovi ministri ( 1). Se questa relazione non fosse verace, dovrebbe aversi come un mito per cui era stata espressa l' opinione comune, che la nuova amministrazione fosse sorta sotto gli auspizii del generale Garibaldi. La sua autorità diveniva così seconda solo a quella del Re , nella mente di coloro che esageravano il culto a quell'uomo illustre. Il suo nome è in oggi reso più sacro d::)J1a sventura , cd io non dimenlicherò cer to il debito che incnmbe a tutti gli Italiani , ma più p<l: rticolarmente a quelli che di ~se n l ono da molte sue opinioni, di onorare in lui i servizi i resi alla patria, il valore eroico, l'abnegazione rara, la devoz1one cavalleresca al Re: ma questi sentimenti non possono trauenere chiunque piglia a giudicare i fatti di quest i tempi dal ricono ~cere e dall'esprimere che in !ui il senno politico non agguaglia le altre virtù , di che sta in prova lo scritto che egli· rivolgeva non ha guarì alla nazione inglese. Nel ! 860 Garibaldi si era \ (1) M. d'~ Cavour· et la crise italienne. Revne Jes Deux Mondes . t5 septemb:·e t~62 , pag. ~29 .

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