La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSEMBLEA FRANCESE. 51 òere contro l'esagerata democrazia una istituzione ammirabile che scende nella folla e ancor nel volgo a scegliere talora l'uomo più oscuro, per innalzarlo alla cima della potenza per un conserto unico dell'autorità rcdata e dell'elezione.... ( Inter.ruzioni a sinistt·a e movimenti diversi.) IL PHESIDENTE. Fa pietà veramente che voi (volgendosi alla sinistra) non vogliate lasciar tranquille le più serie discussioni ! Voi quasi vi credete in debito di seguire con 1111 accompagnamento musicale l'oratore! (Sorriso generale.) Astenetevi, ve ne scongiuro! M. THURIOT. Di verità poco monta al Papato in sè stesso l'esser locato in Roma ; ma importa altamente alla Catto- !icità tutta quanta e in particolar guisa alla Francia. Le {mporta per la pace religiosa di fuori e di dentro, per la preponderanza politica nel mondo, per la pace de' suoi confini, per l'equilibrio generale, e soprattutto per l'indipendenza italiana, la quale noi amiamo come voi, signori (volgendosi alla sinistra) , ma diversamente da voi e, permettete di aggiungere, molto meglio di voi. (Approvazioni a diritta, brontolio a sinistra.) La prima quistione a muoversi nella presente materia, quistione non mossa fin qui, e la cui soluzione è inùarno attesa dall' universale, è questa : che è egli mai lo Stato romano? La risposta a così grave e dilicata inchiesta vorrebbe esser posta sotto la protezione degli sperti giuristi che seggono a questo lato dell' Assemblea. (L 'oratore accenna alla sinistra.) UNA vocE dalla sinistra. Noi non siamo giuristi! ALCUNE voci a diritta. Si sa, c si vede bene! l\1. Tuu.nwT. lo ùico aùuuque che lo Stato romano è la creazione convcnziouale, diplomatica e cattolica del Cat-

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