La quistione romana nell'Assemblea francese

10 LA QUISTI<lNE ROMANA libertà? Che si pretende non essersi abbastanza ottenuto dal governo pontificate .in fatto di franchigie politiche c di clemenza? Si confessa adunque che la Francia è locata in mezzo ad influenze contrarie, colle quali è quasi in contesa per ottenere ciò che sin qui si è concesso. Essa non è dunque in Roma contro la libertà italiana, ma in suo favore. Si dirà che non fa abbastanza, e sia; ma alla fine, essa favorisce e non contrasta. Conchiudo che lo spirito della Costituzione non fu in alcuna maniera violato. (Bisbiglio a sinistra.) UNA vocE a sinistra. Ma pur vi ha la coscienza pubblica! M. THIEns (seguitando). Così tutte le considerazioni politiche, morali e religiose, doveano portare la Francia a intervenire in Roma: ed essa vi spediva un' armata. La fazione che per due anni tenne in mano i destini d' Italia, in luogo di prenderei ad arbitri, pretese tenerci fronte. I nostri soldati, sempre uguali a loro stessi, superarono ogni ostacolo, come già a Lodi e ad Arcole ; ma più che mai, altra volta contenuti e disciplinati, essi si meritarono l' ammirazione dell'Europa per l' assegnatezza e l' umanità del loro procedere. Quand' anche dalla nostra spedizione non avessimo colto altro frullo che questo nuovo rinomo di virtù guerriere , noi non dovremmo tenerla per perduta; per noi, nel mezzo dei ùolori che c' ispira lo spettacolo dei tempi che corrono, il contegno dei nostri soldati ci è valuto un conforto. La Franci;t portatasi in Roma colle sue armi non vi poteva commettere l'incoerenza di violentare essa medesima il S. Padre, quando pure vi era venuta a liberarlo dalla violenza di una fazione. Essa ha dovuto pertanto rcndergli il suo trono c la sua libertà : la sua libertà

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