La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSEl\fBLEA FRANCESE. 7 nitlt c della libertà italiana che vi ci chiamava. Era l' interesse della Francia; perciocchè l' equilibrio delle influenze, rotto in Italia a vantaggio dell'Austria, vi sarebbe in certa guisa ristabilito se i Francesi fossero a Roma quando gli Austriaci trovavansi a Modena , Parma, Fi ~ renze ed Alessandria. Era l' interesse della cristianità, perciocchè il verace interesse della cristianità è posto in questo, che il suo sovrano Pontefice sia veramente indipendente. Ora la sua indipendenza aveva meno a temere dall' azion della Francia, la quale nulla non possiede in Italia, che non dall' azione dell' Austria, la quale possedendone una gran parte, domina delle sue influenze su quello che non possiede. Era infine l' interesse della libertà italiana ; perciocchè gli è vero che l'Austria ha can giato i principii della sua politica; gli è verQ!che nuove idee preseggono al suo governo ; ma gli è vero non meno che la naturale irritazione sorta dalla lotta coi popoli italiani, il timore di nuovi sconvolgimenti in un paese ove essa ha sì grandi interessi, il desiderio di contenere in istretti limiti una libertà riuscita tanto perniciosa, questi motivi, diciamo, dovean condurla a comprimere la libertà stessa al di là del bisogno, e forse a lasciar seguire una piena controrivoluzione, alla quale immani eccessi avean pur troppo fornito il pretesto. In una parola, senza cercare qual sia la misura di libertà desiderevole e possibile ai popoli, quistione assai grave ma fuori del nostro proposito, niuno vorrà negare che questa misura sarebbe riuscita più angusta sotto le influenze austriache che non sotto le francesi. Mi sembra pertanto che, avuto ri guardo agl'interessi

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