La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSE!11BLEA FRANCESE. 5 sette? Ma soprattutto non ci sarebbe a far qualche sforzo per ricondurre in Italia un equilibrio, sul quale le Potenze europee han diritto di vegliare, e che era rotto pel vantaggio di una, colpa di chi aveala provocata?La Francia ha pensato che sì ; e quinci apparisce l' origine della sua spedizione a Roma; spedizione che non può essere giustamente apprezzata senza risalire alle circostanze che l' han prodotta. L'Austria dopo la giornata di Novara si accingeva a raccogliere i frutti della sua vittoria contro gli Stati italiani che le aveano rotta guerra, e marciava su Parma, Modenn, Bologna, Firenze, c Roma. Attentati deplorabili consumati negli Stati romani porgevano colà più che altrove un appiglio al suo intervento ; e le Potenze cattoliche riunite a Gaeta negoziavano pel ristabilimento di un' autorità indispensabile all' Universo cristiano. E di vero senza l'autorità del sovrano Pontefice l'unità cattolica sidisciorrebbe; senza questa unità il cattolicismo finirebbe sminuzzato in sette, e il Mondo morale, di già sì fortemente scosso, sarebbe sconvolto dal fondo alla cima. (lnterntzioni a sinistra.) Ma l'unità cattolica che esige sommissione religiosa nelle nazioni cristiane appena potrebbe sussistere se il Pontefice che n' è il depositario non fosse nella mani0ra la più esplicita ed al tutto indipendente, se nel mezzo del paese che i secoli gli hanno assegnato, che tutte le nazioni gli han mantenuto, si levasse un altro sovrano, principe o popolo non monta, a dettarglì la legge. Pel Pontificato non ci ha altra maniera d'indipendenza che la sovranità : è questo un interesse universale di suprema rilcvanza, iunanzi a cui gli interessi particolari delle nazioni debbon tacere, come negli Stati innanzi all' intcrcss0 pubblico tace il privato; così 1,

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