La quistione romana nell'Assemblea francese

AVVERTENZA. XXI Todno, salvo qualche piccola eccezione, è ambisinistra, e però non ha avuto contro di chi sputar la bile antipapale per manco di contrasto, in quanto colà appena si leYÒ una rinomata, ma t.imida voce italiana per ricordar qualche storia dci scrvigi fatti dai Papi all'incivilimento cd all' Itnlia; cd eziandio quel pochissimo vi fu accolto cogli urli, coi fischi c colle risate. Nel resto i prodi non avendo con chi accapigliarsi, ebbero tutto l'agio :di oltraggiare, tl' irridcrc, di schernire la Madre con una procacilà plebea da disgradarne gli eterodossi i più villani. N è questo dico quasi si dovesse aspettar meglio da altri Stati della Penisola ; niente affatto ! il pcndìo era Io stesso per tutto : quello che si fa nella metropoli subalpina, fcccsi anche })Cggio in Roma, cominciavasi fare in Firenze c sari<lSÌ fatto perfino in Napoli, se colà un parlamento qualunque avesse pigliato piede. In sustanza il primo frutto delle istituzioni rappresentative dovea essere una guerra anticattolica cd antipapale. Dovrà dunque dirsi che l'l tali a sia meno cattolica della Francia? io no'l credo. Nondimeno il .fenomeno lta sufficiente spiegazione in questo, che in Italia le Assemblee sono riuscite c riuscirebbero forse per lungo tempo le espressioni di partiti, non quella della nazione; e così quest:.t sarebbe condannata a vedere insultata la sua Fede c quasi Yiolata la propria coscienza: frutto a vero dire troppo doloroso della sovranità popolare~ ma gasligo abbastanza meritato colla inesplicabile inerzia di non prender parte alle elezioni. Aggiungete che la borghesia addottrinata, dalla quale al trar dci conti esce la rapprob.

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