Partito repubblicano italiano - Un programma non una favola

lità che la quantità del prodotto, nelle quali il lavoro dell'artiaianato con i suoi apprendisti e aiutanti può rispondere vantaggiosamente allo scopo. In Italia c'è una grande tradizione artigiana che va impoverendo ogni giorno fra le difficoltà e le incomprensioni. Occorre che gli artigiani, e in genere i piccoli produttori non siano perseguitati dalle tasse e da contributi superiori alle loro forze. Occorre che gli artigiani siano aiutati col credito, e che siano creati sbocchi per i prodotti artigiani. ·secondo i repubblicani è .necessaria una po- .. litica di difesa dell'artigianato, diretta a migliorarne la sorte e le possibilità in tutti quei settori di produ~ione nei quali esso è economicamente vitale. I repubblicani vogliono infine che le cooperative siano aiutate purchè si tratti di vere cooperative perchè esse, e specialmente le cooperative di lavoro rappresentano uno dei mezzi per trasformare i lavoratori da salariati in liberi produttori. La scuola e la democrazia Una democrazia repubblicana deve considerare essenziali i problemi della educazione e della istruzione, cioè il problema della $cuola. I repubblicani sostengono in primo luogo che lo Stato deve assicurare e imporre a tutti l'istruzione elementare e almeno una integrazione di tre anni di perfezionamento (nella - Costituzione Repubblicana è s~abilito che l 'istruzione inferiore obbligatoria e gratuita duri ' otto anni); e deve assicurare ad ogni studente capace e meritevole facilità di studi superiori. D'altra parte le scuole private non devono essere escluse purchè siano severamente controllate dallo Stato e soprattutto non siano finanziate a spese dei contribuenti. E' necessario infine che tutti gli studi siano ordinati in modo ·da costituire non una fabbrica di diplomi inutili , un pretesto per consumare alcuni anni, ma una fucina di buoni e leali cittadini della Repubblica preparati a non fare i parassiti, ma a svolgere la loro funzione sociale. Ciò è tanto più importante in questo periodo di rivoluzioni scientifiche e di progresso tecnico, al quale non si può partecipare se la Scuola non produce in gran numero tecnici e specialisti. 14

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