Dario Barbacciani Fedeli - Prolusione alla solenne apertura degli studi nel ginnasio di Forlì

'J fondamente la filosofia, le matematiche, e la greca lingua 1 ed in esse pure, ch' esi!!;ORO mente grave, incredibile fatica 1 e lnoghczza di tempo, tant' oltre progredl 1 che io breve ne addivenne ai di Lui colleghi maestro. , Ai voli di quest' ingegno sovrumano i professori , i letterati 1 i congiunti,· gli amici d' alta meraviglia compresi adoperaronsi d' ogni ·maniera, onde il padre di Girolamo, vinta la repugnanza del cuore •ll' allontanamento di un ~glio sl caro, lo inviasse all' Accademia cel&- bratissima di Padova, ov' egli per acclamazione laureato venne in Filosofia, e poscia dal Collegio Veneto in medicina. · Nel 1551, terminato appena il quarto lustro, men· tr' egli era s~olare in Padova 1 diè in luce il primo di Lui parto i>titolato Nomot!telasmus 1 ossia l a maniera di allattare i )ambini; operetta di argomento peregrino, d' immensa 3fudizione 1 e che racchiude i più sani pre· cetti pel go•erno de' lattanti; precetti pur troppo dalla società trasrorati 1 per la qual cosa 1 egli dice, 'derivano pessimi 'cos:umi 1 incurabili malattie, e morti prematu· re. Imperciccchè la felici tà od infelici tà della vita uma· na in gran 1ane dipende dal gittarne bene o malo le fondamenta, ed è perciò cosa importantissima che J' indole tuua, • di essa l' imagine s'informi col latte, donde trae il suo iocominciamento. Uopo ò adunque che il latte sia di ~nona qualità 1 perchè al dir d' Aristotile e Platone 1 egli è il sangue Je' bambini 1 che costituisce la vita ed il co1po de' medesimi 1 nè può esser diverso dal corpo 1 e dala vita di chi loro lo porge. La Marlre é l' ottunu fra lt nutrici 1 • siccowo quella che lo alimentò nell'utero col -proprio sangue , ed • · cui la natura preparò uu umore, <ual convieosi alla fisiologica condi~ione di un neonato . o perché invauo potrebbonsi sperare in altrui le tenere cure 1 e gli affetti di una Madre. l niqua dunque e snat,rata colei, che strappar ·si lascia dal seno il proprio figlo, per affidarlo a donna vile e mercenaria 1 conculcan<b il sacro dovere 1 che Iddio, e la natura impongono <i allattare la prole , ed esponendosi in cotal guisa ai griVisslmi danni, che alla materna salute derivano dalla ntrtJcessione del latte. Vien quinci statnito da Mercuriae l' allattamento a trenta mesi, od almeno a due auai 1 e dall'essersi accorciato questo im-

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