Il problema burocratico

menti a cui il più delle volte solo la mentalità dei corridoi e delle salette di Aragno concedono un'importanza sproporzionata), o non rivesta per condizione di speciale gravità carattere <li scandalo. Così la responsabilità del capo si riduce quasi sempre a una reale irresponsabilità dell'organo burocratico. L'impiegato, che ha commesso l'errore, riceve la tradizionale pipa, e prosegue indisturbato nella carriera: perchè tutti scino legati alla medesima catena di interessi, in opposizione al paese, che paga e si rassegna. D'altra parte, l' impiegato sa anche che, se lavorerà più o meglio degli altri, il vantaggio, che personalmente può derivargli, sarà assolutamente sproporzionato al maggiore sforzo, che compirà. Conseguenza intuitiva: l'impiegato non ama il proprio lavoro, lo sente non co,1.e attività libera t gioiosa, ma come peso, limite, ostacolo. Donde il meriimpipismo, l'osservanza formale delle regole esteriori, la sostanziale improduttività o la produttività a rovescio: l'uomo diventa una macchina arrugginita. Ed è così esiziale per lo spirito e la volontà quest'uso meccanico delle proprie facoltà, che anche nella carriera e nelle situazioni, in cui il senso della responsabilità parrebbe dover essere fondamentale dote dell' impiegato, nella carB,blioteca r, "O 81anco

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