Enrico Ferri - Discordie positiviste sul socialismo

-50Com' è noto, in un mio libro su &cialismo e criminalità, pubblicato nel 1883, e che ora gli avversari, compreso il G aro fa 1o nell'appendice B del suo libro, hanno creduto di potermi opporre ccintro le opinioni da me sostenute nel recente Socialismo e scienza positiva, io avevo sostenuto due tesi principali: I), che l' ordinamento sociale non avrebbe potuto cambiarsi improvvisamente come sosteneva allora, in Italia, il socialismo sentimentale, perché la legge di evoluzione domina sovrana anche il mondo umano,-II), che, anar logamente, il delitto non sarebbe assolutamente scomparso dall'umanità, come pur vagamente affermavasi dai socialisti di allora. Orbene, non solo nulla vi sarebbe di contraddittorio se dalle ammissioni parziali della tesi socialista, che io feci fin dal 1883, fossi giunto per progressiva evoluzione del mio pensiero, dopo studiatane la sistemazione scientifica data dal Ma r x e dai suoi seguaci,. ad ammetterne esplicitamente (contro ogni mio tornaconto personale) la totale verità positiva; ma poi, appunto perché il socialismo Bmlioteca Gino Bianco

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