Edmond About - Il governo pontificio, o la quistione romana

- ~8damente certi vecehiurni , che maledica di tutto cuore certe novità; o intendersi , o non entrare. Sono su questo punto ostinatissimi. Eglino resistono al rango, alla fortuna ed anche alle più pressanti necessità della politica. Se Francia inviasse appo loro un ambasciatore che non se la intendesse, l'ambasciatore rimarrebbe alla porta dei saloni aristocratici. Se Orazio Vernet fosse nominato direttore . dell 'Accademia , n è il nome, nè i titoli gli dischiuderebbero alcune case, nelle · quali era amichevolmente ricevuto innanzi al !850. Chiedete perchè? Perchè Orazio Vernet, dopo la rivoluzione di luglio, s'è fregato in pubblico le mani ammiccando. Non crediate frattanto che sia mestieri pratièar religione praticando cardinali, nè andare a messa per e~­ sere invitati a danza. Ma inclispensabil cosa è che l'uom trovi tutto buono in Roma; consideri il papalo come arca noetica; i cardinali come santi; gli abusi come principii o degnità (secondo il Vico), ed a man baciata, applal:ldisea all'anùtu·e del governo anche allorchè.questo non va. È anche buono di lodare le virtù del basso popolo, la ingenua fede c la totale incuria delle cose politiche, e versare a piene mani lo spregio sulla classe media, la detestabile borghesia, che farà la prossima rivoluzione. Ho io sovente preso lingua con alcuno degli stranieri che abitano Roma, e cht~ conoscono dove il diavolo ha la coda. Uno dei più cospicui e dc' più amabili ripcteami di spesso e in tutti i tuoni una istruzione ehe ho l:l mente, ma di cui non ho tratto profitto. •< Mio caro, di cevami, in due modi si può scrivere intorno a Roma: la scelta a voi. Se voi declamate contro il governo dci preti, contro gli. abusi, contro i

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