Edmond About - Il governo pontificio, o la quistione romana

- !88Per fermo, se corpo costituito offrì mai piene guarentigie al potere , la Consulta romana è quel desso. Ciò non ostantc, il Papa non vi fa a fidanza. Ne ha dalo la presidenza ad un cardinale, la vice-presidenza ad un prelato: Regolamento speciale veglia a rendere l'azione de' consiglieri sì limitata cd involuta, cd il potere del presidente così grande , che chi ben guardi debba viconoscerla, quella che è, verba, verba, pnetereaque ·nihil. Tanto è vero che la casta regnante vede in ogni laico un nemico! E si appone. Cotesti poveri consiglieri laici, scelti fm' più timidi, più sommessi e più divoti al Papa, non saprebbero al tutto dimenticare che sono uomini, cittadini, italiani. Dall'indomani della loro installazione, mostrarono il desiderio di adempiere al lom dovere verificando i conti degli anni precedrnti : ma fu ad essi risposto che erano andati perduti. Insisterono: si razzolò , si trovò qualche foglio, ma sì incompleto, che la povera Consulta non ha potuto in sei anni segnare una decisione di conformità. Nu1la le è stato detto sulle nuove imposte decretate fra il !849 c 18~3 . Eppure son_osi contratti debiti all'estero, inscritte rendite consolidate nel gran Libro del debito pubblico, alienali immobili nazionali, sottoscritte convenzioni postali, mutato il sistema del1e tasse a Benevento e simili , senza ncppur chiederle che cosa ne pensasse. Consultata intorno ad altre provvisioni finanziarie, e1la ha risposto del no ; ma il Governo non le ha badato punto. Nel Motu Proprio, chi ben riflette, è detto che sarà udita la C6nsulta, non ubbidita. Tutti gli anni, alla fine della sessione, la Consulta invia al Papa umile supplica contro i maggiori abusi del

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