Edmond About - Il governo pontificio, o la quistione romana

-99Ver·o è che, in fin dei conti, ingegno non ~erve pe1· arrivare al suo scopo. Poiché, che vuoi egli? Con quale intendimento discese dalle montagne di Sonnino? Per diventare benefattore della nazione? Salvatore del Papato o Don Chisciotte della Chiesa? Fisime belle e buone! Provvedere prima a sè, poi alla famiglia : eccovi il segreto del suo cuore. Per la famiglia, pazienza! I suoi quattro fratelli Filippo, Luigi, Gregorio, ed Angelo han usato le ciocie da giovanetti ; ora recano tutti parimente la corona di conte; ed uno è govemator della Banca, faccenda pingue, come vedete; e, dopo la condanna del Campana , gli è ~tato affidato il Monte di Pietà. Un secondo è conset·- vatore ·di Roma, solto un Senatore scelto a bella posta a cagion di sua nullità; ciò val dire , aggiunto d'un Comune in cui il sindaco non conta un frullo. Un terzo fa. mestiere alla scoperta di endicajuolo, ed ha grande autorità per impedire o permettere l' espot·tazione, secondo che i suoi magazzini sono pieni o vuoti. Il più giovane è commel§so-viaggiatore, diplornatieo, messaggiero della famiglia, vero Angelus Domini. Il conte Dandini , solamente cugino, regna he' domini i della polizia. E questa brigatella maneggia, muta, aumenta ricchezze invisibili, che non possono essere nè staggite, nè ealcolate. E bazza a cui tocca. Quanto al secretario di Stato, uomini e donne che conosconlo intimamente fan fede che dolce è sua vita. Se non fosse la noia di armeggiare co' diplomatici, e dare udienza tutte le matline, ei sarebbe il felicissimo dei montagnuoli. Semplici i suoi appetiti; un abito di seta scarlatta , un potere sconfinato , una ricchezza favolosa.., una riputazione europea e tutte le voluttà in uso appo gli uomini che di Jibito fan licito; questo pochelto gli basta

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