Onofrio Minzoni - Poesie

67 AD ERCOLE CHE FILA PRESSO A JOLE Ercole , ov' è quel tuo superbo vanto O del pesto ladron nella caverna, O della serpe al?hrustolata in Lerna, O del cinghial distrutto in Erlmanto? Ov' è la clava, ed il peloso-manto Temuti ancora nella valle inferna , (~) E l'arco, e i dardi per sentenza eterna Serbati a vendicar l ' onta del Xanto? M jsero! di maniglie, e di vii gonna I gran lacerti, ed i gran lombi hai cinti, E novelleggi, e fili appo una don11a. Sotto que' piedi adur~:que Ercol si prostri : Che s'egli pur armato i mostri ha vinti, V ins'ella inerme il V incitar de' mostri . (*) Solo cogli strali di Ercole potè Paride uccidere Achille , il qua] e aveva fatto strascina1·e tre vo l te intorno a T1·oia il cadavere di Ettore •

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