Onofrio Minzoni - Poesie

Se dono di nocciuole, Q di cirege , O di p unica mela unqua ti feci:, Deh ! per briev' ora al tuo piacer t' invola , E presso a nte, dove marmoreo pesce l Lunghi zampilli di scherzevol onda Dall'ampie nari mormorando schizza, ~ Il non mai stanco piè docile arresta. Una sacra gentile Immaginetta Con esso meco io porto, a cui fa cerchio l Ebano terso , e lucido cristallo Dal profano scortese aer fa schermo . Oh quante volte ed Anselmuccio e Cecco Chiesta me l'hanno ! Ma l'han chiesta indarno, Che proprio a te , non ad altrui la serbo. Mirala : già non più sotto alcun velo Alle bra1nose luci io te l' asco·ndo: La riconosci ? Essa è la cara ·effigie Di quell'avventuroso giovincello, Che la tua genitrice a te rammenta, Quando fra le ginocchia essa t'accoglie, E presoti per mano, entro il tuo coTe _ Divini affetti dolcemente inspira, E tu frattanto i maternali accenti Senza punto alitar) senz' occhio movere

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==