Francesco Panciatichi - A Pio Nono

I..a Clemenza , che mesta languia Nell' Augusta Magione Latina , Ecco al soffio dell ' aura divina Serenata la fronte levar. E Giustizia già fe1·a e tremenda Quale ancella prostrarsi d' innante , E a' suoi piedi ancor lordo c fumante D' uman sangue depor·re l' acciar. Su , fratelli sorgete , mirate, Come il Cielo ridente a noi splende , E ne' petti rinnova cd accende Bella fiamma di spirto vital : Ne brillò la scintilla sul · Tebro Al fervore di un santo desit·o : Del Paraclito poscia lo spir·o Le diè l ' ala ed il fuoco immorlal. Bella fiamma che ingegni e \'Ìrtudi Abbattute ravviva ed estolle , Come i chini fioretti sul colle Mite raggio fecondo di Sol. Poi converso in benefico incendio Arde , strugge , e disperde le tante Pm·assite venefiche piante Che hanno infet.to l' Italico suoi.

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