nulla quasi l'attività degli organi d'assistenza civile che nella maggior parte dei paesi esistono nominis tantum. In genere la popolazione è sordamente ostile alla guerra ed i soldati partono dalla licenza svigoriti; ricominciano, benché in p~oporzioni minori di quelle dell'anno passato, le diserzioni. Prima che s'approssimi la stagione invernale (visto che durante l'estate non sono a temersi disordini) bisognerà svolgere una intensa propaganda curando soprattutto che gli approvvigionamenti siano equamente e tempestivamente distribuiti. Abruzzo-Molise Prov. di Campobasso Segretario Provinciale: Salvo lodevoli eccezioni - che del resto sono per fortuna anche numerose - la maggior parte dei soldati tornano in licenza con poco spirito di patriottismo e si abbandonano a discorsi disfattisti. Sono irritati del miglior trattamento dei soldati alleati. Ed anche dalla disfatta di Caporetto 'Che ingiustamente - secondo essi - è stata ad essi attribuita. Necessarissimo intensificare la propaganda .. Commissario di Sesto Campano: I soldati in licenza conservano inalterati i loro sentimenti patriottici. Il morale è devato e la fiducia non vacilla. Qualche lagnanza per l'imboscamento. Commissario di S. Pietro Avellano: I militari sono se'Ccati della guerra, ma sono tuttavia disposti a battersi per non dover sottostare ad una pace disonorevole. Commissario di Montelongo: I soldati in licenza lasciano un po' a desiderare per mancanza di patriottismo e quindi di spirito di sacrificio. Commissario di Campodipietra: I discorsi dei soldati in licenza fanno chiaramente capire che viene fatta ad essi una propaganda disfattista assai bene organizzata. Tutti aspirano ad una pace a qualunque costo. Commissario di S. Vincenzo a Volturno: I soldati che tornano in licenza sono sconfortati e depressi, l'amor patrio ·è poco sentito. Irritazione contro i superiori perché fanno ingiustizie. I congiunti accentuano maggiormente questa depressione di spirito. Vari soldati sono apertamente disfattisti. Commissario di Roccamandolfi: Tutti i soldati che son venuti e vengono in licenza sono concordi nel dichiarare sfiducia e cattiva volontà di ulteriormente resistere. Nessun ragionamento e nessuna esortazione è valsa e vale a rimuoverli. Commissario di Agnone: Morale della popolazione eccellente; dei soldati assai depresso. Alcuni di essi tengono discorsi disfattisti 'Che hanno udito nell'Alta Italia e che sono certo il frutto di una infame propaganda assai bene organizzata. Commissario di Fossalto: I soldati che tornano in licenza mostrano sentimenti altamente patriottici. Nessuno di essi ha menomamente accennato di desiderare una pace ad ogni costo. Tutti si dichiarano pronti a fare il proprio dovere fino alla vittoria. Commissario di Tavenna: I soldati _inHcenza sono animati da un alto spirito patriottico. Dicono di tornare volentieri al fronte a compiere il loro dovere di italiani. Commissario di Pescolanciano: Quasi tutti i soldati sono animati da alto spirito di sacrifizio, sebbene alcuni di essi siano depressi per gli ultimi avvenimenti militari. 260 BibliotecaGino Bianco
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