Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

Commissario di Fosdinovo: Il morale dei soldati lascia molto a desiderare. E, tornati in licenza, essi trovano nell'ambiente paesano nuovi germi di anti-patriottismo. Amministrazione comunale disfattista. Commissario Comunale di Licciana: Assai scarso entusiasmo per la guerra· dei soldati che tornano in licenza. Si lamentano degli imboscati e del lusso che vedono nel paese, mentre alla frontiera si muore. Commissario di Calice al K"Cornoviglioe Rocchetta di Vaso: Il morale dei militari in licenza è basso. Manifestano segni di stanchezza, di indifferenza, di disgusto. L'Alta Ufficialità è criticatissima. Sarebbe necessario accordare qualche licenza di piu alle classi anziane. Commissario Comunale di Bagnane: Il solda~o che viene in licenza si mostra entusiasta della lotta che ha sostenuto e che sostiene col nemico. Ma varie cose tendono a deprimere il suo morale: la sfiducia verso l'Alta Ufficialità, dopo Caporetto; la mancanza di materiale bellico, rimasto in gran parte in mano del nemico; il sospetto (propalato tra i soldati da disfattisti) che Caporetto sia stato l'effetto di un tradimento. I disertori che passano per le nostre campagne deprimono e turbano lo spirito pubblico. . Commissario di Aulla: Il morale dei soldati in licenza se non è altissimo è però soddisfacente. Grave causa di turbamento dello spirito pubblico è dato dal continuo passare dei disertori. Commissario di Pontremoli: Lo spirito dei nostri soldati è-assai migliorato; ma sarebbe necessario vigilare thi fa propaganda di disfattismo. Commissario di Licciana: I discorsi dei soldati che tornano in licenza sono assai poco edificanti·: specie di quelli che tornano dal Trentino. Commissario di Fivizzano: C'è risentimento contro l'Alta Ufficialità, per i fatti di Caporetto. Lagnanze per l'imbostamento. Anche qui disertori e disertori. Commissario di Camporgiano e Carreggine: Nonostante che in questa zona si sia stati, fin da principio, neutralisti, i soldati chiamati alle armi si sono tutti presentati ed ha:nno fatto il loro dovere. Tutti i militari in licenza sono dolentissimi della disavvent1:1radi Caporetto e difendono l'operato delle truppe dicendo che non ad esse è imputabile la disfatta. Non sono di morale elevato; ma ritengono dannosa all'Italia una pace qualunque, in queste condizioni militari. Commissario di Montignoso: Tra i militari vi sono degli sfiduciati tna ve ne sono anche molti pieni di fede e di volontà di vincere. Propaganda disfattista. Comune in mano di socialisti ufficiali. Anche il clero si comporta poco bene. Commissario di Giuncugnano: Soldati di temperamento mite ed ubbidiente. Accettano i sacrifici imposti dalla guerra. Commissario di Minucciano: La maggioranza dei soldati in licenza, sebbene stanchi della guerra, si dichiarano pronti a proseguirla ed hanno fede nella vittoria. Ci sono degli entusiasti, come non manca qualche disfattista. Umbria Prov. di Perugia Commissario di Terni: :Nei piccoli paesi, specie della Sabina torna a far capolino il disfattismo, aiutato da preti e da piccoli proprietari. . 258 BibliotecaGino Bianco

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