ciali fuggirono dopo aver dato l'ordine ai soldati di buttare le armi e salvarsi con la fuga. I commissari comunali chiedono se si tratti di propaganda nemica o di manovre socialiste. Si spera che il Comando prenda provvedimenti. Le Autorità prefettizie trascurano. La popolazione è contraria alla guerra; capisce però ciò che la attenderebbe in caso di invasione nemica. Le Autorità poco o nulla fanno per la propaganda. Non manca la propaganda nefasta, tenuta occultamente. Commissario di Albogasio Valsolda: Popolazione un po' fredda per la guerra, ma non abbattuta. Il morale dei soldati è abbastanza buono. Commissario di Cassago: La resistenza della popolazione civile si manifesta ottima. Non ·cosf i militari in licenza. Essi sono depressi ed irritati perché ad essi viene attribuito Caporetto. Manifestano pericolosi divisamenti contro gli ufficiali super10r1. Commissario di Lezzeno: Popolazione civile, morale depresso. Commissario di Porlezza: Nei soldati in licenza si nota indebolito il sentimento patriottico e spento l'entusiasmo di un tempo. Varie sono le cause: L'azione dissolvente dei vecchi territoriali che si vedono inutilizzati nei depositi mentre sarebbero utilissimi nei loro campi. La propaganda disfattista ·che va spesso fino a consigliare la diserzione e che non è frenata dall'Autorità locale di P.S.; la scossa fiducia nei capi dell'esercito; la troppo lunga permanenza degli .stessi reparti in linea; l'imboscamento dei piu furbi e dei vili. Difficile combattere queste ·cause di disgregazione morale nel nostro soldato in licenza. È necessario fare opera energica di disboscamento e colpire i disfattisti senza riguardo. · Prov. di Cremona Commissario di Annicco: I soldati di classe anziana si manifestano disfattisti. Anche tra i giovani (salvo pO'cheeccezioni) il disfattismo dilaga. Occorrono provvedimenti solleciti se si vuole evitare un irreparabile danno. Commissario di Sesto Cremonese: Morale dei èombattenti assai elevato. Nessuna propaganda disfattista. La minaccia dell'invasione tedesca ha scosso anche i deboli. Commissario di Motta Baluffi: I soldati in licenza sono impressionati ed addolorati della ritirata di Caporetto. Essi tollererebbero anche l'attuale stato di 'Cosema sono inaspriti dalla piaga dell'imboscamento. Prov. di Lecco Segretario Provinciale: Nello spirito pubblico vi è forte distacco tra campagna e città. Nella cittadinanza il motale è alto: non ·cosf nelle popolazioni rurali. Ciò risulta evidentemente da una infame campagna del clero. I soldati si dividono in due gruppi: gli ottimi, quelli che tornano dalle prime linee. I pessimi, quelli delle retrovie. Gli uni e gli altri, tornando in licenza, sono fatti segni ad oculate propagande disfattiste dei socialisti locali. Prov. di Mantova Commissario di San Martino dall'Argine: I soldati sono presi da un po' di sfiducia per l'esperienza dell'ultima disgrazia militare, ma comprendono di dover com250 BibliotecaGino Bianco
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