animate le nostre truppe, dopo il disastro di Caporetto, è assai superiore che non per l'addietro. Esprimono però il dubbio che il sentimento di abnegazione -e di sacrificio abbia ad affievolirsi nei combattenti per. protrarsi della guerra e soprattutto per la perniciosa influenza, che su di. essi esercita il propagarsi delle voci di stanchezza all'interno e di grave disagio, in ispecie pei viveri, voci che pervengono ad essi talvolta dalle loro famiglie medesime, quelle, in particolar modo, che subiscono la deleteria, peccaminosa propaganda dei partiti sovversivi e dei disfattisti. Confidiamo la maggior parte che una grande segnalata vittoria possa rinsaldare e rinvigorire la t:ompagine dell'Esercito e tener viv~ per le truppe quello spirito e quel fervore, che sono condizioni indispensabili al conseguimento degli auspicati fini della nostra guerra. Ciò in :relazione al telegramma controdistinto e con riserva di comunicare le altre risposte che mi perverranno. Roma, 23 febbraio 1918. . N. 3883 - In relazione al telegramma 30 gennaio u.s. N. 3083, il Sottoprefetto di Frosinone riferisce che da riservate ma sicure informazioni assunte gli risulta che il morale delle truppe alla fronte si mantiene altissimo e 'Chele truppe stesse anelano di potersi presto lanciare all'assalto per ricacciare il nemico oltre i confini naturali d'Italia. Roma, 27 febbraio 1918. N. 2613 - In risposta al telegramma 30 gennaio u.s. N. 3083 pregiomi partecipare che dalle indagini praticate nel circondario di Viterbo tra i militari giunti in licenza invernale, è risultato che il morale delle nostre truppe al fronte è buono. Vi è solo qualche lagnanza per quei militari che, a causa di favoritismi, riescono ad esimersi dai servizi di guerra. Roma, 17 marzo 1918. N. 1706 Gab. - Con riferimento al telegramma di codesto Onorevole Ministero in ·data 30-1-1918 N. 3083, informo che in base agli elementi raccolti dalla locale questura pel tramite dell'Arma ed anche a mezzo di :fiduciari, si ha ragione di ritenere che al fronte lo spirito di combattività delle truppe è ora sufficientemente elevato, essendosi fra queste, dopo il ripiegamento sul Piave, propagato vivo desiderio di riscossa, ed essendo sorta anche la convinzione 'Che provvedimenti governativi verranno presi, specie dopo la propaganda fatta dalla stampa e dall'associazione dei mutilati, per eliminare il fenomeno dell'imboscamento. Abruzzo-Molise Aquila, 26 febbraio 1918. N. 235 Gab. - A telegramma 30 gennaio N. 3083 U.R. Lo stato mbrale delle truppe al fronte, come da accurate informazioni raccolte da fonti varie, può dirsi in generale soddisfacente. Il soldato abruzzese infatti ha innato lo spirito di disciplina· e mette nell'adempimento del suo dovere tutte le sue energie. Non mancano però casi in cui si è notato un certo senso di stanchezza manifestato negli intimi colloqui dei soldati con le proprie famiglie, in rapporto anche alla preoccupazione per l'alimentazione delle famiglie stesse. Tutti poi sono contenti e soddisfatti del miglioramento apportato al vitto che viene somministrato in zona di guerra. Chieti, 22 febbraio 1918. N. 259 - In risposta al telegramma odierno N. 6444 Ufficio Riservato, significo 240 BibliotecaGino Bianco
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