Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

Delle reclute che avrebbero dovuto partire da Lucca il 30 marzo, se ne presentarono meno della terza parte .. Attesa la ricorrenza della Pasqua, si prevedeva che vi sarebbero stati dei ritardatari, ma non certo in cosi larga misura. È stato riferito che dei gruppi di reclute cantavano una canzone, che si dice im• portata da Firenze, di cui il ritornello suonava in sostanza che rendendosi prigionieri si faceva finire la guerra. . Sono stati disposti servizi per sorprendere gli sconci cantori, ma con esito infruttuoso, anche da parte dell'Arma dei RR. Carabinieri, che al riguardo, si è data doverosam~nte molta premura. È bene in sostanza sia noto quali siano i sentimento delle reclute di questa regione, per avvisare ai mezzi di neutralizzarne l'opera, che potrebbe ess~re deleteria. Massa, 22 febbraio 1918. N. 473 - A 6444 - Anche da quanto riferiscemi Arma Reali Carabinieri da indagini fatte presso militari qui in licenza, morale truppe al fronte sarebbe buono. Notasi però recrudescenza diserzioni. Massa, 27 febbraio 1918. N. 473 - Di seguito al mio telegramma 22 corrente N. 473, pregiami riferire che le ulteriori indagini eseguite confermano che in generale il morale delle truppe alla fronte mantiensi buono. L'aumento della razione giornaliera ha vivamente soddisfatto i soldati. Non manca tuttavia chi accenna vagamente a sfiducia in qualche capo, a stanchezza, a malumori per pretesa indulgenza verso i disertori. Grosseto, 24 febbraio 1918. N. 20 - In relazione alla nota 30 gennaio u.s. N. 3083 di cotesto superiore Ufficio, pregiami far conoscere che in seguito ad accurate indagini è venuto a risultare ·che in generale quella depressione di animo che subito dopo l'invasione notavasi nei soldati, non ha avuto lunga durata, perché, non appena le condizioni di resistenza attestarono il rinvigorimento dello spirito combattivo dell'esercito, ogni sfiducia cedette il posto a rinnovati entusiasmi di vittoria. Presentemente fra le truppe di classi anziane non sfugge una certa stanchezza la quale trova origine nella lunga permanenza alla fronte, e conseguentemente nella lontananza prolungata dalle propde famiglie. All'infuori di questa ombra, la quale non intacca il sentimento patriottico, vige nella totalità dei soldati il senso del dovere verso- la Patria ·che essi sentono di compiere ad ogni costo. Umbria Perugia, 28 febbraio 1918. N. 210 - Con riferimento al telegramma 30 gennaio u.s. N. 3083, informo che da notizie pervenutemi dai Sottoprefetti della Provincia, dell'Arma dei CC.RR. e dall'Ufficio Provinciale di P.S. che le assunsero anche a mezzo di abili fiduciari risulta che reparti mobilitati in genere, giunti questa provincia in licenza invernale, affermano, quasi concordemente, che morale truppe alla fronte è elevato ed animato sentimenti resistenza. S0lo da qualcuno si accenna alla esistenza di stanchezza per prolungarsi della guerra, specialmente fra le classi anziane. Di ogni ulteriore novità non mancherò d'informarne codesto Onorevole Ministero. 238 BibliotecaGino Bianco

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