dei militari e le cure premurose attorno a loro induce a ritenere che, per il momento, lo stato d'animo delle truppe è tranquillante. Ravenna, 24 febbraio 1918. N. 544 - A quanto mi consta lo spirito delle truppe al fronte non sarebbe molto sicuro· e risulterebbe sia dalla debolezza degli Ufficiali piu a contatto dei soldati e sia anche dal contegno nqn molto prudente di non pochi di essi. Da persona che ritengo bene informata mi è stato assicurato che alla propaganda 'Contro la guerra fra i soldati al fronte contribuiscano con molta efficacia gli addetti ai servizi automobilistici, e specialmente i chauffeurs la cui maggioranza proviene dai grandi centri operai. Lo 'Chauffeur giunge fino alle linee piu avanzate e può facilmente trasportare, nei carichi del camion, giornali, circolari, appelli a stampa, prontamente raccolti da soldati che alla loro volta si incaricano della distribuzione fra i compagni piu sicuri. Tanto riferisco in evasione al telegramma 30 Gennaio u.s. N. 3083. Modena, 22 febbraio 1918. N. 236 - In relazione al telegr. 30 gennaio se. n. 3083 R.U. pregiami 'Comunicare a cotesto On. Ministero che secondo informazioni finora assunte, anche a mezzo di :fiduciari, e presso militari in licenza, il morale delle truppe alla fronte é abbastanza soddisfacente, per quanto predomini un senso di stanchezza dovuto al prolungarsi guerra e disagi materiali e morali derivantine. Occorre però massima vigilanza sugli elementi sovversivi del partito socialista ufficiale decisamente ed irrevocabilmente sabotatore della guerra e della resistenza nazionale. Modena1 27 febbrajo 1918. N. 330 - Di seguito all'espresso responsivo alla Circolare telegrafica 30 gennaio se. n. 3083 U.R. pregiami comunicare a cotesto On. Ministero, per conveniente notizia, il seguente espresso inviato il giorno 25 spirante mese, col N. 330 al Comando Supremo, Servizio Informazioni, Sezione U.: « Da fonte, sempre bene informata, mi viene riferito che fra i soldati dell'VIII Alpini - Battaglione Mattajur - quasi tutti friulani, circolerebbe ton insistenza la voce che essi, avendo ormai perduta la propria regione, non staranno in trincea neppure 24 ore e che passeranno, senz'altro, al nemico, alzando le mani». « Data la gravità della notizia, reputo doveroso segnalarla a cotesto On. Comando per i provvedimenti che ritenesse del caso». Parma, 23 febbraio 1918. Con la riservatezza voluta dalla delicatezza dell'argomento sono state raccolte presso militari in licenza inyernale notizie sul vero morale delle truppe al fronte. Dopo l'immediato rovescio dell'Ottobre scorso sembra nel soldato piu sentita ora la necessità della resistenza e quindi le truppe piu consce dei propri doveri. A rialzare il morale dell'esercito ha giovato lo sforzo del Piave, le migliorate condizioni di vita fattegli ed i provvedimenti escogitati con la polizza di assicurazione. Certo vi sono voci discordi di stanchezza, ma gli elementi indisciplinati sembrano relativamente poco numerosi onde si 'Crede che con opportuni orovvedimenti costoro possono essere isolati. Particolarmente tali condizioni riguardano gli appartenenti alla attuale quinta armata che si ricostituf in questa Provincia ed ora è stata altrove trasferita. Il soldato reduce dalla fronte riceve penosa impressione nel vedere i molti esonerati e gli incaricati di speciali servizi i quali dovrebbero secolui dividere i gravi disagi ed i pericoli della prima linea e sembra che una delle maggiori ragioni del malessere del soldato sia da attribuirsi a questa che egli giudica disparità di trattamento. 235 BibliotecaGino Bianco
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