Ond'e che non di rado si sentono nelle osterie, nei caffè, nei pubblici ritrovi i vecchi che rammentando la fiera difesa del 1848-49, in'Citano i giovani che vestono l'uniforme ad esser fidenti nella lotta, intrepidi nel pericolo, costanti nel sacri:fizio « per la salvezza di San Marco ». Non è con questo, purtroppo, ad escludersi che anthe qui si tenti di fare e si faccia della propaganda disfattista. Ma in complesso parmi si possa, senza tema di errore, affermare che Venezia è uno dei centri meno inquinati di antipatriottico pacifismo. Su tre altri punti sono unanimi le informazioni ra·ccolte. E cioè: _a)l'odio del soldato in licenza contro gli imboscati; b) lo sprezzo loro verso l'ufficiali~à che fa carriera negli uffici; c) lo sdegno contro il Governo che non dà modo ai disotcupati di lasciar Venezia per lavorare altrove. Tanto rispondo al telegramma 30 gennaio u.s. 3083 R. Padova, 24 febbraio 1918. · N. 283 - Con richiamo al telegramma 30 Gennaio u.s. N. 3083, ho il pregio di riferire a codesto On. Ministero che, da scrupolose indagini fatte eseguire e da notizie raccolte, specie fra i militari in licenza invernale, è risultato che il morale delle truppe alla fronte, dopo il rovescio di Caporetto, si è venuto man mano elevando in corrispondenza della graduale riorganizzazione delle nostre forze, dell'aumento degli apprestamenti difensivi, del migliorato trattamento delle truppe e della eliminazione di molte cause di malcontento, perdurando però ancora quella contro l'imboscamento, di cui sempre si lagnano i soldati. Molti di essi non nascondono tuttavia la loro stanchezza per la vita dura di trincea e il prolungarsi della guerra, pur essendo oramai convinti della necessità che la lotta non può essere abbandonata. In complesso, salvo qualche inevitabile dissonanza, lo spirito da cui è oggi animato il nostro soldato da bene a sperare, essendo egli persuaso dello sforzo finale che dovrà ·compiere perché si ottenga quella pace vittoriosa, di cui la truppa sente vivissimo desiderio e che è convinta di raggiungere entro l'anno. Rovigo, 27 febbraio 1918. N. 150 - Relazione telegramma 30 gennaio 1918 N. 3083 comunico che da informazioni assunte anche a mezzo di fiduciari .e da militari che si recano in licenza, risulta ·che il morale delle nostre truppe al fronte si mantiene alto, e che lo spirito combattivo è tuttora efficiente. Verona, 27 febbraio 1918. N. 318 - Morale truppe alla fronte risulta soddisfacente. Militari si dimostrano fermamente decisi impedire ogni ulteriore avanzata nemica. Sembrerebbe invece alquanto affievolito spirito offensivo. Risposta telegramma 22 corrente N. 6444. Treviso, 23 febbraio 1918. Da accorte informazioni, assunte sui militari the provenienti dalla fro11:tevengono in licenza nel territorio di questa giurisdizione, è risultato che lo spirito delle truppe alla fronte è improntato alla fiducia nei capi e a serena aspettativa nel compimento delle nostre aspirazioni nazionali. In seguito all'accresciuta razione viveri ed ad altri benefici accordati, lo stato morale dell'esercito alla fronte può ritenersi buono. È stata bene accolta l'assicurazione testé istituita pei militari di prima linea, in alcuni però tale provvedimento ha ingenerato il sospetto che ha indizio del prolungamento della guerra. - 231 BibliotecaGino Bianco
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