Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

Ora, dopo le novità provenienti dall'Ungheria e dalla Baviera, il PSI nel manifesto del I maggio rivolgeva un caldo appello alle forze lavoratrici: « ... La classe lavoratrice dovrà infine affermare che è ormai animata da chiara coscienza della propria forza e dei propri destini, che è pronta a raccogliere e. seguire gli insegnamenti della Russia, dell'Ungheria, della Baviera dove il potere politico ed economico è raccolto soltanto nelle mani di chi produce, di chi lavora » 56 • Ma, già al suo costituirsi, la Repubblica Ungherese dei Consigli viveva giorni difficili. Le forze armate nazionaliste della Cecoslovacchia e della Romania, appoggiate dalle forze reazionarie delle potenze vincitrici, la attaccavano da tutte le parti. In Italia, le notizie giungevano confuse e allarmanti: la Direzione del Partito incaricò, quindi, Oddino Morgari di prendere contatti diretti con il nuovo ·governo ungherese e di portare ai rivoluzionari ungheresi la solidarietà dei socialisti italiani. Morgari si trovava a Monaco di Baviera; vi si era recato dopo aver inutilmente tentato q.i raggiungere Pietroburgo da Zurigo 57 • Da Monaco di Baviera il I aprile inviò un messaggio a Mosca nel quale esprimeva la piena adesione del PSI all'Internazionale Comunista, appena costituita, e la solidarietà dei socialisti italiani al governo dei Soviet. Fu lo stesso Lenin a darne notizia in un discorso pronunciato alla conferenza dei comitati di fabbrica e dei sindacati di Mosca il 17 aprile. << La lettera - disse Lenin - è stata mandata segretamente, scritta su piccoli ritagli di carta, come si faceva nella corrispondenza di partito ai tempi zaristi. In questa lettera clandestina Morgari scrive: " A nome del partito italiano mando il piu caldo saluto ai compagni russi e al potere sovietico " » 58 • A Monaco lo raggiunse l'incarico di recarsi in Ungheria. Il 25 maggio l'organo di stampa del partito dava notizie dell'arrivo a Budapest di Morgari, dei suoi colloqui con Béla Kun e con Wilmos Bohm, comandante dell'armata rossa, in compagnia del quale poté compiere una visita alle truppe combattenti al fronte di Nord-Est 59 • Dal 10 giugno al 15 agosto, data della sua partenza dall'Ungheria e del suo ingresso in Austria, ci è possibile seguire dettagliatamente i movimenti, gli incontri con gli' altri ministri del Governo rivoluzionario, le osservazioni personali di Morgari in Ungheria grazie ad alcuni appunti autografi dal 56 Cfr. il manifesto del 1° maggio, in Avanti! del 29 aprile 1919. 57 Cfr. H. Konig, Lenin und der italianische SQzialismus, Tiibingen, 1967, p. 194, nota 11. Del tentativo di Morgari di raggiungere la Russia abbiamo trovato riscontro in un rapporto riservato al Ministro dell'Interno da Zurigo, datato 27 marzo 1919: « Si assicura poi che il deputato Oddino Morgari, ora partito da Zurigo per Pietroburgo, per incarico del partito socialista italiano, si recherà da Lenin accompagnato dalla Balabanoff a prendere accordi circa il movimento rivoluzionario che si vorrebbe far scoppiare in Italia», ACS, Min. Int. Direz. Gen. P.S., b. 70 ter, 1916-19. 5 8 Cfr. Lenin, Sul movimento operaio italiano, Roma, 1949, p. 109. 59 Cfr. Le menzogne della borghesia sulla situazione ungherese. Il meraviglioso ese_rcito rosso. L'organizzazione interna, in Avanti!, 25 maggio 1919. Il giorno dell'arrivo di Morgari a Budapest è il 19 o il 20 maggio. Lo si rileva da un telegramma della Missione militare italiana a Budapest, inviato il 22 maggio al Ministro degli Esteri: « Trovasi da tre giorni qui on. Morgari, con redattore Avanti!, pubblica su giornali locali articoli insinuanti anche Italia sarà fra poco maturo comunismo. F.to Borghese». Min. Affari Esteri, Archivio storico, pacco 1738, Ungheria 1919 - Trattazione generale. 173 BibliçtecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==