Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

aver partecipato alla conferenza di Londra, dove i socialisti italiani neutrali avrebbero potuto collaborare con i « minoritari » 51 La permanenza in Francia, infine, diede origine ad una « singolare» denuncia, da parte della Questura di Genova, nei confronti di Morgari. L'accusa era di aver complottato a Parigi, in una riunione segreta, con i bolscevichi russi per introdurre la rivoluzione in Italia. Dell'esistenza di tale capo d'accusa, rilevabile da un appunto di poche righe dello stesso Morgari 52 , non ci è stato possibile controllare la veridicità o meno e se essa abbia seguito un normale iter giudiziario, ma di per sé la denuncia resta « singolare», come dicevamo. L'accusa di complotto per l'introduzione della rivoluzione in Italia rifuggiva, infatti, da tutta la concezione che Oddino Morgari ebbe del socialismo: un socialismo gradualistico, riformista, integralista, ma decisamente alieno da ogni urgenza rivoluzionaria. Egli aveva le sue « antiche prevenzioni » contro la tattica rivoluzionaria 53 , né lusinghieri saranno, d'altronde, i giudizi espressi sulla rivoluzione ungherese del marzo 1919, di cui ci apprestiamo a trattare. La missione di Morgari in Ungheria Il 21 marzo del 1919 veniva proclamata a Budapest la Repubblica Ungherese dei Consigli, presieduta da Béla Kun. L'avvenimento suscitò viva impressione sulle masse popolari d'Europa e forte preoccupazione nei ceti dominanti dei paesi vincitori del conflitto mondiale. Lo « spettro del comunismo» diventava piu minaccioso e sembrava attingere linfa vitale dall'esempio della rivoluzione proletaria di Russia e nelle dichiarazioni rivoluzionarie del congresso di Mosca, degli inizi di marzo 1919, dal quale era scaturita la Terza Internazionale. « Un nuovo Stato retto sulla dittatura del proletariato si era incuneato nel vuoto apertosi con la sconfitta del vecchio impero austro-ungarico, e la bandiera rossa alzata a Budapest aveva costituito un richiamo ravvicinato per i movimenti e le masse popolari in fermento nella Germania, nella Francia, in Italia, in Inghilterra» 54 • La rivoluzione sembrava estendersi come una macchia d'olio: agli inizi di aprile veniva proclamata la Repubblica dei Soviet in Baviera. In Italia, la Direzione del partito socialista, già il 19 marzo 1919, aveva aderito alla Internazionale Comunista, votando, in una riunione a Milano, un ordine del giorno di Gennari, con modificazioni di Serrati e aggiunte di Bombacci 55 • s1 Ibidem, inserto 48, datato 7 gennaio 1919. 52 Ibidem. 53 Cfr. Appendice D. 54 Cfr. E. Santarelli, L'Italia e la Repubblica dei Consigli, in Ungheria d'oggi, n. 2, marzoaprile 1963, p. 34. 5s Cfr. Avanti!, 20 marzo 1919. 172 BibliotecaGino Bianco

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