Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

per il mondo, alla ricerca degli uomini buoni ». E, piu avanti: « ... mentre il pacifismo largamente umanitario di O. Morgari conduce logicamente alla cessazione o, quanto meno, alla attenuazione della lotta di classe, il nostro determinismo economico ci chiama invece ad accentuare l'azione indipendente ed autonoma del proletariato nei confronti di tutti i dominanti». Morgari, quindi, - nonostante le riserve che poterono allora essere espresse da qualche dirigente del PSI, - accettò l'offerta del segretario di Ford tacitamente confortato dal consenso dei compagni e nel maggio del 1916 intraprese il viaggio per Stoccolma. Della Missione Ford faceva parte anche Hermann Greulich, quello stesso che il 17 maggio 1915 aveva presentato alla direzione del PSI il sig. Nathan, latore di offerte finanziarie da parte di pacifisti americani, offerte, per altro,. categoricamente rifiutate dallo stesso Morgari, a nome della direzione del partito, in un colloquio avuto a Bologna con il pacifista americano. Fu allora che la stampa antisocialista e interventista « pro Intesa» vide nelle offerte di Nathan al PSI il denaro tedesco e identificò in Greulich un agente del governo imperiale. Memore di tale polemica, Morgari inviò a Greulich una lettera in cui lo invitava a dimettersi da membro della commissione permanente della Missione Ford, per fugare ogni possibile equivoco sulle reali intenzioni della Missione. ' , « Moi meme - scrive a Greulich - je ne pourrais tester attaché à la Mission comme éxpert pour l'Italie. Y restant l'on crierait que moi et vous nous avons joué une comédie à Bologne et nous en jouons une autre à présent dans la Mission Ford» 34 • La lettera continuava ricordando a Greulich il « ridicolo» che certa stampa aveva gettato sulle intenzioni di Ford: « Il faut éyiter à tout prix qu'on l'attaque avec une nouvelle campagne basée sur l'accusation de vouloir une paix allemande». Il parlamentino costituito da Ford a Stoccolma rivesti pertanto particolare·- importanza per Morgari, dopo i numerosi tentativi falliti per addivenire alla tanto auspicata pace. Per questo, incurante del vespaio di critiche suscitato sulla stampa italiana, egli divenne uno dei maggiori attori della iniziativa pacifista. A suo giudizio il problema essenziale per il momento, al di fuori di ogni problematica rivoluzionaria, era quello esclusivo di salvare la pace, anche se tutto ciò comportava collaborazione con un capitalista 35 • Anche questa volta, come al congresso di Roma del 1906, Morgari si pronunciò a favore dell' « integralismo» 36 , la formula cui ogni 34 ACS, Mostra Rivoluzione Fascista, b. 132. 35 Per quanto riguarda la fede e l'attività internazionalista di Morgari, la sua affannosa opera per il raggiungimento della pace e il suo «estraniarsi», talvolta, dal partito, cfr. E. Paoloni, I sudekumizzati del socialismo, Milano (s.d.), p. 266-267, tenendo presente l'intento polemico dell'autore del libro, ex socialista passato al fascismo. 36 Nella acuta crisi del PSI, che minacciava di portare ad una rottura definitiva tra la corrente riformista e quella rivoluzionaria, Morgari avanzò il suo tentativo di mediazione tra le due correnti: fu appunto allora che parlò per la prima volta di « integralismo». In due articoli 165 BibliotecaGino 8-ianco ,·

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==