Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

essere disposto a sacrificare le sue ricchezze pur di abbreviare di un solo giorno la guerra. A comprova delle sue idee, l'industriale americano aveva costituito a Stoccolma una Missione, che da lui aveva preso la denominazione, composta di elementi danesi e svedesi. Aveva altresf inviato il proprio segretario a Berna per scegliere una commissione svizzera per il parlamentino pacifista che avrebbe dovuto sedere in permanenza a Stoccolma. Fu a Berna che agli inizi del 1916 Morgari conobbe, tramite il vecchio internazionalista Enrico Bignami, il segretario di Ford 31 • Invitato da quest'ultimo a far parte della commissione permanente della Missione Ford, Morgari si consigliò con Grimm, Balabanoff, Serrati, Lazzari e Vella. Vi si oppone la sola Balabanoff, « gli altri compagni non danno alcun mandato ufficiale a Morgari, ma non credono che la sua possibile opera sia dannosa » 32 • L'inciso, che rileviamo dall'organo di stampa del PSI, ci sembra abbia un suo particolare significato. Nel resoconto del viaggio di Morgari nel Nord, l'Avanti!, infatti, insiste nel presentare la partecipazione del deputato socialista alla Missione Ford come un fatto di iniziativa personale, escludendo ogni copertura diretta del partito, che ufficialmente non poteva essere data, basandosi la Missione Ford esclusivamente sul contributo finanziario di un capitalista. L'autonomia della iniziativa, in verità, è riconosciuta dallo stesso Morgari in una lettera a Serrati - datata l'Aja 15 giugno 1917 -: « Piu volte mi scrivesti per invitarmi ad inviare articoli, notizie. Ma sai come la penso. Invadere l'Avanti! con quelle tesi - posto pure che tu lo concedessi - sarebbe un abusare dell'ospitalità politica, e un tentar di scuotere la discreta e sufficiente concordia odierna del partito. Scrivere senza avanzare tesi non vorrei. Notizie non ne ho; ne ho meno di te, che leggi o fai leg-. gere giornali in piu lingue » 33 • La tesi che avrebbero potuto «' scuotere » la concordia del partito erano appunto quelle relative alla ricerca della pace, in collaborazione con forze borghesi e capitalistiche. Tuttavia, ulteriore conferma del consenso dato a Morgari per la partecipazion~ alla Missione Ford, rileviamo da una nota editoriale premessa al .suo articolo, Le du.e Vittorie, apparso su Scintilla e riprodotto poi dall'Avanti! il 6 novembre 1917. Nel «cappello», da attribuire alla penna di Serrati, si legge: « Bella utopia, quella di ricercare nel mondo tutti gli uomini buoni e generosi e stringerli in un fascio di forze operanti contro la barbarie della guerra. Tanto bella, questa utopia - ricordava il direttore dell'Avanti! - che quando noi abbiamo visto Morgari tutto preso da questo nobile sogno, non ci siamo sentiti di dissuaderlo e, pur dissentendo, lo abbiamo quasi incoraggiato a correre, pellegrino di pace, 31 Cfr. Avanti!, 23 luglio 1917. L'estensore dell'articolo scrive che Morgari conobbe il segretario di ~ord nel .m~se di marz~, del '16, in~orrendo in un «lapsus» di memoria, in quanto Morgari aderi alla M1ss10ne Ford gia dal febbraio dello stesso anno, come si desume dalla lettera dallo stesso inviata a Hermann Greulich, in data 27 febbraio 1916, di cui tratteremo appresso. 3 2 Ibidem. 33 Istituto Gramsci, Archivio Serrati, VIII/83-83 bis. 164 BibliotecaGino Bianco

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