Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

attaccata ancora a residui di mazzinianesirno, imperante in un largo strato del socialismo italiano in un periodo in cui, tuttavia, fermenti nuovi cominciavano a prorompere dal seno stesso del partito. Nel '17, infatti, nella riunione della Direzione del PSI a. Firenze (23-27 luglio) aveva assunto già una propria fisionomia il primo nucleo della frazione intransigente rivoluzionaria, costituita da alcune sezioni di Milano, Torino, Firenze, Napoli ed altre minori e capeggiata da Bordiga il quale, primo ad accogliere il messaggio rivoluzionario di Lenin, chiedeva che si approfittasse della crisi militare per far scendere in piazza gli operai armati contro . la borghesia. · La part.ecipazionealla « Missione Ford » La conferenza di Zimmerwald fu seguita da quella di Kienthal, dal 24 al 30 aprile 1916, organizzata dalla Commissione Socialista Internazionale costituita nella prima conferenza. Per l'Italia, con Lazzari, Prampolini, Modigliani, Musatti, Dugoni e Serrati vi partecipò anche Morgari. In essa vennero ·riaffermati i principi contenuti nel manifesto di Zimmerwald e la continuità del movimento zimmerwaldista fu cosf assicurata, nonostante la costante opposizione qei dirigenti della II Internazionale 30 • I termini del nuovo manifesto di Kienthal appaiono tuttavia piu decisi di quelli di Zimmerwald. Nel testo programmatico che ad es-so si accompagna, venne stabilita, in 14 punti, la condotta che il proletariato doveva adottare di fronte alla guerra e, fatto nuovo, la lotta per la pace fu identificata con la lotta rivoluzionaria per il socialismo. I testi di Kienthal furono votati all'unanimità dai partecipanti alla conferenza, tuttavia essi conservarono il valore di mere affermazi0ni verbali; e se da un lato essi costituirono la punta rivoluzionaria piu avanzata cui il Partito socialista italiano approdò ufficialmente durante la guerra, dall'altro, in quanto firmati dai rappresentanti di tutte le correnti del PSI, rappresentano uno dei momenti piu in9icativi di quella confusione ideologica che informò la condotta del partitò durante tutto il periodo bellico. È in questa mancanza di linearità con le tesi di Zimmerwald e di Kienthal che va inquadrata la «singolare» partecipazione di Oddino Morgari alla Missione Ford a Stoccolma, l'iniziativa di politica estera che porta la sola firma « personale» del nostro, anche se per l'occasione non gli mancò il consenso ufficioso della maggioranza dei membri della direzione. L'industriale americano Enrico Ford, animato da spirito pacifista, aveva dichiarato a Wilson di 30 Il segretario dell'Internazionale, C. Huysmans, aveva fortemente criticato il manifesto di Kienthal. In una lettera allo stesso, del 15 dicembre 1916, ribadendo i principi marxistici informatori della conferenza di Kienthal, Morgari scrive: « Ce qui m'a surtout indigné et fait éclater, c'est lorsque - avec le ton de l'infallibilité - vous avez nié que le Manifeste de Kienthal soit marxiste. Comment! Mais tous !es professeurs de marxisme étaient là». Cfr. A. Kriegel, Aux origines, cit., p. 147, nota 1. 163 BibliotecaGino Bianco

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