suoi seguaci erano esigua minoranza 16 • La conferenza si chiuse 1'8 settembre con un manifesto, in Italia pubblicato dall'Avanti! il 14 ottobre - grazie a un'abile manovra del direttore Serrati per evadere la censura - in cui si ribadiva che la guerra è frutto degli interessi delle classi capitaliste e vi si riaffermavano i principi antimilitaristici enunciati nei vari congressi dell'Internazionale. Oddino Morgari fu designato, con i consiglieri nazionali svizzeri Charles Naine, Robert Grimm e A. Balabanoff quale traduttrice, membro della Commissione Socialista Internazionale, con sede a Berna, che aveva per compito di « facilitare le relazioni fra i partiti socialisti » e di « informare le organizzazioni aderenti sugli avvenimenti e lo svolgimento della lotta per la pace » 17 • Parole molto dure esprimerà sulla conferenza Vandervelde, in un manifesto redatto con De Brouchère e Huysmans. Egli definf « oscura dottrina» e « pacifismo verbale» le enunciazioni di Zimmerwald, ribadendo ancora una volta la categorica opposizione del partito socialista belga 18 • Morgari, dal canto suo e alquanto semplicisticamente, ne sintetizzò la portata in una intervista rilasciata al giornale La Sera, in cui affermava che « l'atto pratico di Zimmerwald è quello di aver compiuto il nostro dovere di socialisti, che era di riunirci internazionalmente ed esprimere una parola concertata nei riguardi della guerra. Ma nello stesso tempo - continua Morgari - pur volendo sfuggire alle responsabilità di questa guerra, noi non diciamo ai soldati o di fuggire o di non sparare» 19 • È evidente, in questa ultima affermazione, la preoccupazione di smentire le accuse di disfattismo lanciate dalla borghesia patriottica contro i socialisti italiani e, nel contempo, la posizione di attendismo, piu che neutralità assoluta, assunta ufficialmente dal Partito. Socialismo e pacifismo A questo punto del discorso crediamo opportuno aprire una breve parentesi sull'atteggiamento personale di Morgari nei confronti della guerra, per meglio caratterizzarne la figura. Prendiamo le mosse da un « incidente marginale » scoppiato improvvisamente a Zimmerwald. Nella firma 16 Cfr. M. Pianzola Lénine en Suisse. Genève, 1965, p. 105-106. Aderivano in linea generale alla sinistra, oltre a Lenin, Zinoviev, la. Rerzin (Lettonia), K. Radek (Polonia), J. Borchardt (Germania), Z. Hoeglund (Svezia), T. Norman (Norvegia), F. Platten (Svizzera). A proposito dell'isolamento in cui Lenin venne a trovarsi a Zimmerwald, scrive Trotzki, chiarendo anche la propria posizione alla Conferenza: « Lenin era all'estrema sinistra. In una serie di questioni Lenin rimase solo col suo voto nella sinistra di Zimmerwald, alla quale io non appartenevo formalmente, benché le fossi vicino in tutti i problemi fondamentali». (Cfr. L. Trotzki, La mia vita, cit., p. 218.) 17 Cfr. il resoconto della conferenza, in Avanti!, 19 settembre 1915. 1s Cfr. Avanti!', 20 luglio 1918. 19 Cfr. La Sera del 9 novembre 1915. 160 BibliotecaGino Bianco
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