Francesco Maria Torricelli - Della morte del conte Giulio Perticari

1 t ta pjù che la mano dell'uomo ricompone l e cose già. vicine a disciogliersi . Ordinò egli soltanto , ch' ogni cibo o bevanda fosse rifr escata di gelo , onde ne venisse qualche refrigerio allo stomaco , in cui , al dire de' Fisici, di già infuriava una tremenda gastro-epatite. Ma tutto era perduto; ed in me- !tÌssimo silenzio ognun riguardava verso la stanza del moribondo, temendo ad ogni pieciol 1noto eli sentire l'annunzio dell' ultimo fine . Ed ecco uscirne la Consorte afflittissima , e con atto di disperato dolore avvisar tutti noi, che già si era all'estremo. Non ebbe allora ciascuno lo stesso core : chè a a altri mancò ogni potere , fnorchè quello di piangere ; ed altri , quasi che una forza superiore ve gli spignesse, si accolsero intorno al letto del Conte per prestar lui gli estremi ufficj dell'amicizia, e della pietà . Il Confessore, il medico , ed i domestici furono tra questi ultimi , ed io , costretto il

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