La vivandiera di San Martino

LA VJNVADJERA DI SAN MARTINO 41 ,• formato nelle posizioni del l7° ed aveva marciato in- , . nanzi brillantemente, dovette pur esso seguire la ritirata delle altre truppe. I battaglioni dell'.11o 12° e 17o reggimento, ed i Bersaglieri del 5.0 battaglione che padroni dell'altura del Roccolo progredivano verso Cascina Contracania, trovandosi scoperti al fianco sinistro dovettero pure abbandonare l'altura. e seguitare il movimento generale di ritirata onde non essere circondati. Dalle varie fasi del combattimento consistente ovunque in replicati attacchi contro posizioni quasi. inespugnabili, si ara potuto conoscere che le truppe con cui gli Austriaci le oC'cupavano erano troppo considerevoli perch8 gli sforzi suçces-sivi d.i un tenue numero di valorosi spl- . dati, già stanchi della precipitosa marcia per giungere in linea potessero bastare ,Per conseguire la vittoria. Il generale Mollard ed il suo ~capo di stato maggiore giudicarono quindi che non convenisse seguitare l'attacco parz!ale già iniziato dalla brigata Pinerolo, , ed ordinarono che si dovesse sospendere ogni tentativo 'ulteriore sino all'arrivo di nuove truppe. Allorchè .le truppe francesi sotto il maresciallo Baraguay d'Hilliers trovavansi fortemente impegnate a Solferino contro ·forze molto superiori degli Austriaci, l'Imperatore aveva invitaio il Re ad appoggiare verso Solferino con quante forze potesse maggiori. In conseguenza il Re ordinò al genclrale Fanti che con la sua divisione era in riserva sui monti a mJzzod: da Lonato, di dirigersi per una gola esistente tra Castiglione e Solferino e sboccare nel piano sottostante in soccorso dei Francesi. Faceva pur dire al generale Durando che al momento in cui si eredesse sicuro del nemico che aveva

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