Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

' ' ' l / • . ( ,, ' l 1 - 35t -. dobbiamo congratularci con essi : perchè = ii s·uccesso poteva anche mancare per cause' indipendenti d~lla loro volontà, ma l'avere resistito alle minac~e dei violenti e aile contumelie degli irresponsabili è stato tuttò. merito. della loro energia mor~le; - è stato, ripeto, così diffi- ' ci.le fare questo primo passo, che è dover~s·o far credito al Governo per la sua oper~ futura. Trattati di pace. pe~fetti non esisto~o. La pace defi-. nitiva non 'esiste. Esiste la buona o cattiva volontà nei governi e nei_popoli per la esecuzione, ·1ainterpretazione, la correzione giornaliera dei trattati. · 1 ' . . . E se con 1~ fede c'ostante e con l'opera di ogni giorno, . i Governi da im lato e gli uomini di buona volontà dal-. l'a~tro, riesciranno nei due paesi a mantenere e svilup-, pare lo spirito •di pace, çhe ha presieduto alle trattative di Rap9-llo, 1~ difficoltà sa~anno via via superate, g~i · errori saranno corretti, le lacune saranno colmate. · ' L'astensione del socialisti . '· A siffatto lavoro · di rafforzamento. immediato nelle basi, e di revision~ succèssiva nei particolari, del sistema diplon1atico cominciato a costruire a Rapallo, voi, colleghi socialisti, dovreste contribuir.e positivamente vo..: tando il trattato,. che discutiamo. Un vo$tro voto contrario o anche la semplice astensione svaiuterebbe_ n_ella coscietiza del proletariato il nuovo assE.tto adriatico, e farebbe il gioco. di quei gruppi; che cercano di sabotare la pa~e per ragioni e con· intenzioni• opposte alle vostre. Se ai voti vostri, e a quelli di .coJoro, che tin1angono incrollabili nella opposizione, sì s·blioteca Gino Biahco ' \

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