I I \ \ I • - 348 - sima conclu~ione di un trattato di co-mmereio e di spe- , ciali convenzioni ferroviarie e finanziarie. •, Queste informazioni hanno maggiore importanza dello stesso con1prorr1essoterritoriale. Esse documentano nei due Governi una volontà non solo di pace, ma d'i amicizia e di collaborazione economica e politica. E' questo lo sviluppo logico degli avvenimenti. Come la Dalmazia, conquistata dall'Italia, avrebbe prodotto una inimicizia inesplicabile con gli Slavi, e ci avrebbe incatenati a una politica malefica di intrighi e di ostilità nelle regioni danubiane e balcaniche, così Ia Dalmazia, rinunciata, ci dà .la possibilità di una allean·za italo-slava. · ·Il trattato di· Rapallo, insomma, prepara una collaborazione economica e politica, la qual~. potrà fare dell'Italia l'amica e la- mediatrice fra gli Stati ·tutti della I regione danubiana e balcanica, se la incoltura infantile d~lle nostre classi dirigenti, e l'opera perversa di certa stampa siderurgica, non ,saboterà l'ulteriore sviluppo della politica iniziata a Rapallo. ( Apipla'l,ftSi all'estrema sinistrai). • J L'opera di domani I In quest'atmosfera di bu011a volontà( possiamo accett?-re il trattato di Rapallo, anche se ci rendiamo conto che esso non è privo di imperfezioni e di lacune anche -- • gravi. 1 Io non vedo chiaro, -per esempio, come potrà funzio- ~are la indipendenza di Fiume. Se la popolazione dello , Stato indipendente, lasciata' finalmente libera da ogni intervento estraneo, si nominasse con elezioni regolari ·Biblioteca Gino Bianco ' ,
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==