( - 324SALVEMINI. - Onot"evoli colleghi, noi, rinunciatari liberi della prima ora, abbiamo il dovere di' spiegare per quali motivi riteniamo, nelle sue linee fondamentali, giusto dal punto di vista nazionale, 1rd utile politicamente ai benintesi interessi dell'Italia, il compromesso di Rapallo. Do~hiamo, cioè, distinguere nettamente le nostre responsabilità di ieri, le nostre con- , ' vinzioni di oggi, ~ i nostri propositi per domani, dalle responsabilità, dalle convinzioni, dai propositi di quelli fra i rinunciatari di questa ultima ora, chef accettano il compromesso di Rapallo, solo perchè non sono in grado di perpetuare la contesa. Le due mentalità Con_tinuano, infatti, a contrastarsi senza possibilità d_i intesa, intorno a questa pace, le due anime, le ,due -mentalità, che hanno sempre spezzato in due l'interventismo italiano, anche nel tempo della guerra : l'anima nazio- , nalista, e l'anima democratica. , I Noi, che associammo modestamente ,l'opera nostra a quella di Leonida Bissolati, noi, fino dal primo prorompere della crisi europea, fino dalle prime ore della neutralità, sentimmo, il dpvere di stabilire la linea delle nostre aspettative, contemperanqo il diritto nostro e il diritto degli Slavi, e nelle zone, in cui i due diritti interferivano, cercando un amichevole compromesso. ~ ò-ggi accettiamo con coscienza sicura il trattato di Rapallo, perchè rispondt alle nostre ~spettative nelle linee fondamentali : ripeto, nelle linee fondamentali, perchè nessun accordo di questo genere può soddisfare tutto il mondo in tutti i partioolari, anche minimi. E ci proponiamo di Biblioteca Gino Bianco • ' ' I
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