I ) - 314milioni di uomini. . incuneata tra noi, i tedeschi e i ma- . I ' giari, e interessata ad appoggiarsi a noi per difendere insieme con noi le vie dell'Adriatico contro ogni ripresa offensiva tedesca o magiara; ma ci fabbricheriemmo noi stessi, don 1@ nostre mani, alle nostre spalle:, una nuova Austria con prevalenza tedesco-magiara, di almeno 20 milioni di uomini, che sarebbe spinta da· tutte le sue necessità interne a buttarci a mare da: Trieste e da Pola, e si associerebbe a questo scopo con la Serbia, che avrebbe interesse -a buttarci a mare dalla Dalmazia. ( l'nterruzi.oni a destra). Se non capite queste cose, me ne dispiace per voi, andate a scuola. . ,. La tesi rinunciataria, diceva· ieri l'onorevole Di Giorgio, poteva ,essere buona ancora un anno fa; ma al punto in cui siamo giunti, dopo quello che è avvenuto,. ormai gli slavi non si contentano più neanche. della Dalmazia, e vogliono Trieste, Gorizi~, Udine. Poco mancò che l'on. Di Giorgio non ci spaVientasse, dicendo che vogliono Venezia, Milano e Roma. Quando negli anni passati ·noi dicevamo che era necessario venire ad un compromesso. per non ingigantire, come la politica ,nazionalista facev~, le diffi1coltà,la durata e i sacrifici della guerra, e per non prepararci dif~ ficoltà enormi per le trattative di pace, allora ·noi eravamo dichiarati croati, traditort e allora i signor dell'altra parte lavoravano a preparare l'irreparabile. Ora; che l'irr,eparabile sembra creato.,. ·ci dicono : un anno fa si poteva ripararé', oggi non si può riparare: lotta deve essere; e lotta sia. Ma se i signori dell'altra parte della Camera sono convinti che così smodata sarebbe l'ingordigia dei negoBiblioteca Gino Bianco , ,.,
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